Qualche giorno fa il comunicato apparso sul sito ufficiale dell’Ariano. Più che un comunicato, un appello della società arianese nei confronti di tutte le componenti che potrebbero aiutare il club non solo a sopravvivere, ma anche a crescere, come nell’intento dell’attuale dirigenza. La società ha lanciato un appello accorato, che, al di là della forma adottata, quello appunto di una sorta di lettera aperta, racchiude tre elementi da analizzare con attenzione. La società arianese ha evidenziato la necessità della vicinanza degli sportivi del Tricolle ad un progetto che, caso quasi unico. Si poggi esclusivamente sull’autofinanziamento, senza l’apporto di grandi imprenditori. E questo è il secondo elemento importante da tenere presente: il club del Tricolle non appare sorretto da una adeguata fonte economica esterna. Ma si sa che con i piccoli introiti delle pubblicità e del solo main sponsor, considerato che gli incassi domenicali si limitano a poche centinaia di euro, non vi è sufficiente linfa vitale, soprattutto quando la progettualità impone di migliorare una situazione che ad oggi dice che la massima ambizione della squadra che verrà potrà essere nuovamente la salvezza. Il terzo elemento di criticità emerso dalla lettera aperta riguarda l’intervento pubblico mediante i contributi alle associazioni sportive. Anche all’amministrazione viene chiesto un aiuto per sostenere una realtà che nel corso degli anni ha consentito di mantenere viva la squadra di calcio a discreti livelli. La consapevolezza del club che gli sportivi hanno però voglia di ritornare nel calcio regionale che conta, induce ad una riflessione che ha poi condotto la società a richiedere un confronto pubblico, con tutte le componenti individuate per superare ogni ostacolo di carattere economico: imprenditori, cittadini ed amministratori. A breve il tutto dovrebbe tradursi in realtà, prima di ripartire con una stagione che ci sia augura diversa dalla passata.