La Campania si prepara ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Calabria, dopo l’accordo siglato tra le due regioni. Saranno gli impianti stir di Pianodardine, di Casalduni e di Battipaglia a trattare i rifiuti che poi verranno smaltiti fuori regione. Per almeno sei mesi, questo il tempo dell’accordo, arriveranno tra le 300 e le 500 tonnellate di immondizia al giorno. Nel frattempo la Calabria provvederà a rifare la gara d’appalto. 156 euro a tonnellata per trattamento e smaltimento: questa la somma che pagherà la Calabria, regione che sta vivendo l’emergenza rifiuti vissuta dalla Campania. Delle più di due mila tonnellate di rifiuti prodotte ogni giorno, solo il 40% viene trattato nei sette impianti pubblici in funzione, ora saturi. Il sistema di smaltimento è quindi entrato in crisi ed è stato necessario ricorrere ad ordinanze straordinarie. Da tempo non si sa dove portare la spazzatura.
Da Palazzo Santa Lucia fanno sapere che il “tal quale” verrà trattato dagli Stir che hanno una capacità superiore a quella necessaria a coprire il fabbisogno giornaliero di quei territori. Per l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano è la dimostrazione che qualcosa sta cambiando. La Campania restituirà il favore e la commessa sarà fonte di maggiore impiego per i lavoratori degli impianti interessati. "Non si corre alcun rischio, rassicura Romano, si tratta di rifiuti tracciati".
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