Lo sterminio degli ebrei, la deportazione, l’internazione nei campi di concentramento. L’orrore della soluzione finale hitleriana per garantire lo spazio vitale al popolo tedesco. Ogni anno, nella giornata della memoria, l’Italia ricorda la follia della storia: la shoah. Consegnate anche ad Avellino, presso la prefettura, le 8 medaglie d’onore ad altrettanti cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Riconoscimento andato ai familiari dei deceduti, agli irpini Vito Petrozzino, Ezecchia Ruberto, Carmine Ciampi, Silvio Annese, Apollonio Lombardi, Vincenzo Bellino, Pompeo D’Angola e Vito Antonio Pugliese. Storie di dolore, di sofferenza, insieme di dignità. Come quella di Petrozzino, militare italiano fatto prigioniero in Grecia l’8 settembre, il giorno dell’armistizio, e portato a lavorare in germania, passando anche per i campi di concentramento. Nel 45,Tornato dimagrito a Conza della Campania, paese di orgine, racconta l’esperienza di suo pugno nel libro storia di un fante, pubblicato a 60 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Ma quella di Vito Petrozzino è solo una delle tante da non dimenticare. Alla cerimonia presenti i ragazzi del liceo colletta di avellino che hanno suonato, cantato e interpretato poesie.
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