Ancora in primo piano la realizzazione dell’accumulatore energetico della Terna. Ieri sera a Flumeri si è svolta una nuova assemblea indetta dal comitato civico dove però si è notata l’assenza dei componenti dell’amministrazione comunale. Il sindaco Lanza a Canale 58 ha motivato che non ha potuto prender parte all’incontro per un impegno precedentemente assunto. Precisamente ha spiegato che “erano in riunione con il gruppo dei carristi del Giglio e avevano chiesto di far slittare l’assemblea almeno di 24 ore”. Ma, al di là di ciò, il comitato ha ritenuto opportuno proseguire con la discussione coinvolgendo anche un legale per poter prospettare quali sono le possibilità per formulare un ricorso al Capo dello Stato. Ebbene stando alle parole dell’avvocato Mario Iorillo non essendoci vizi nella procedura questo strumento è pressoché inutile, oltre al fatto che i termini sarebbero già scaduti. Per il gruppo civico però la questione non si ferma assolutamente. L’ex sindaco Sinibaldo Di Paola e tutti gli altri componenti hanno sollecitato l’intervento del segretario cittadino del Partito Democratico, Marisa Di Cicilia, la quale ha espresso una posizione favorevole alla realizzazione dell’impianto di accumulazione di energia elettrica. La rappresentante democratica ha sostenuto che tale sistema rientra nella politica ambientale del Pd che supporta l’incentivazione delle energie rinnovabili, quali eolico e fotovoltaico. Il dibattito si è concluso con la raccolta firme per richiedere, come già fatto dalla minoranza, un consiglio comunale monotematico durante il quale si possa formulare una delibera di contrarietà al progetto della Terna. Stamattina, poi, arriva la conferma da Lanza che l’assemblea comunale è stata convocata per il prossimo mercoledì, 12 febbraio, alle ore 18,30. Con buone probabilità in quell’occasione sarà anche presentata la relazione del tecnico di parte, esperto sulla sicurezza di tali impianto, che illustrerà eventuali rischi per l’ambiente e la salute. A completare il quadro delle voci coinvolte nella questione, stamane arriva una nota della Terna attraverso la quale fa sapere che “la tecnologia per il sistema di accumulo di Flumeri è stata analizzata dall’Università degli Studi di Padova- Dipartimento di ingegneria industriale che ne ha riscontrato la conformità e il rispetto alle normative ambientali e di sicurezza vigenti. I risultati dello studio sono confermati dall'avallo ricevuto dal Ministero dell’Ambiente, quello della Salute e con il Comando Regionale dei Vigili del Fuoco, i quali hanno espresso parere favorevole sull’opera durante il processo autorizzativo. Lo studio attesta la compatibilità con il contesto urbano della tecnologia, che presenta livelli di sicurezza tali da assicurare la limitazione degli effetti di qualsiasi evento, endogeno o esogeno, all'interno dell'impianto.  Il sistema di accumulo, inoltre, non produce emissioni elettromagnetiche o di sostanze durante il normale funzionamento né radiazioni. di essere disponibile, sebbene non richiesto dagli enti competenti in materia, ad adottare il sistema di monitoraggio ambientale SI.S.CA., accreditato presso la Commissione Consultiva Permanente in ambito di tutela e sicurezza sul lavoro, che permette di monitorare con certezza e in qualsiasi momento, l’eventuale presenza di sostanze chimiche presenti nell’aria. Saranno dunque raccolti dati utili a confermare l’assoluta mancanza di elementi di pericolosità legati agli impianti di accumulo e, qualora ritenuto opportuno, saranno forniti riscontri periodici oggettivi alle Amministrazioni Comunali interessate”.