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Lavoratori campani messi in ginocchio dal governo: la Fai Cisl annuncia presidio dei forestali

Cisl

"La protesta dei due lavoratori campani, ieri al Festival di Sanremo  è simile a quella di tanti altri lavoratori che hanno  la sola  colpa di vivere in una Regione governata da un uomo “amato”: Caldoro - così in una nota la federazione irpina Fai Cisl -.
Alle problematiche degli 800 lavoratori dipendenti dei Consorzi di Bacino, si aggiungono quelle dei 1000 lavoratori dei Consorzi di Bonifica, dei 4400 lavoratori forestali e di tanti altri. Tutti messi in ginocchio da un governo regionale che da quando si è insediato con ampio suffragio, non è stato in grado di trovare idonee soluzioni alle difficoltà vissute da tanti lavoratori.
Non sono bastate le proteste, i suicidi, migliaia di famiglie sono sul lastrico, non riescono più a vivere in modo dignitoso, i figli sono costretti ad emigrare lontano alla ricerca di un lavoro che in questa Regione è un miraggio. 
Tutte le manifestazioni fatte nel mese di dicembre per i lavoratori forestali - sottolinea Raffaele Tangredi -  sono risultate vane,  come gli accordi sottoscritti in primis con l’Assessore Nugnes che pur garantendo che qualsiasi modifica alla legge 11/96 dovesse essere prima presentata e discussa con le parti sociali interessate, senza alcun confronto con le stesse, ha contribuito ad approvare nella Giunta Regionale del 30 dicembre 2013, la soppressione delle Comunità Montane in Campania.
Una modifica che stravolge tutto il sistema forestale eliminando qualsiasi forma di prevenzione al dissesto idrogeologico, agli incendi boschivi, alla salvaguardia e tutela del territorio montano."
Per tali motivazioni le Federazioni Regionali di categoria hanno inviato una nota - di seguito riportata - al Presidente Caldoro e all’Assessore Nugnes, preannunciando lo stato di agitazione con auto convocazione e presidio dei lavoratori forestali per il giorno 26 febbraio 2014 presso Palazzo Santa Lucia:
"Le OO.SS. FAI CISL FLAI CGIL UILA UIL  stigmatizzano il metodo usato dalla Giunta Regionale, che contrariamente a quanto programmato con le scriventi, ha approvato la delibera che , destruttura il settore della forestazione.
L’incauta azione crea allarme sul piano occupazionale e incertezza per la tutela del territorio montano, proponendo  non una riforma come auspicato dalle scriventi OO.SS., ma una controriforma, della forestazione perseguendo ancora una volta una politica delle emergenze e non della prevenzione.
Le OO.SS. contrarie a tale decisione unilaterale,  proclamano lo stato di agitazione con autoconvocazione e presidio presso Palazzo S. Lucia il giorno 26/02/2014 alle ore 10,00 .
Si riservono, inoltre,  di mettere in campo ulteriori azioni a sostegno dell’occupazione e per la tutela del territorio"

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