Resta alta la tensione intorno alla vicenda della Clinica Malzoni. Il comune di Avellino, su sollecitazione dell’Asl, è stato costretto, se non a chiudere, a sospendere le attività della struttura per una serie di irregolarità urbanistiche e di carenze.
Dopo le proteste dei 150 dipendenti che temono per il posto di lavoro, è scesa in campo direttamente l’azienda che ha presentato ricorso al Tar per chiedere la sospensione del provvedimento che blocca l’attività della clinica. La sentenza del Tribunale Amministrativo arriverà non prima di venerdì. Al momento nella struttura ci sono circa 110 dieci pazienti che se il provvedimento di sospensione dovesse diventare operativo andranno dimessi gradualmente, mentre altri ricoveri non potrebbero essere accettati. Da quanto si apprende l’azienda starebbe mettendo a punto i lavori richiesti dall’Asl per ottenere l’accreditamento presso la regione Campania e continuare così ad operare senza problemi
Nel frattempo per domani è stata convocata un’assemblea nel corso della quale si confronteranno lavoratori, sindacati e dirigenti della clinica.
Il caso ha suscitato molto clamore in città e non solo. In tanti si sono subito schierati al fianco di una delle eccellenze della sanità campana e hanno chiesto alle istituzioni di fare di tutto per scongiurare la chiusura di una struttura che oltre ad offrire un servizio importante per la comunità, occupa centinaia di persone.
Qualche buona novità potrebbe arrivare dal tavolo in programma presso la prefettura dove siederanno tutte le parti in causa.
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