E' rivolta dentro il Pd irpino. Tutto nasce dall'intenzione dei vertici nazionali di riaprire il tesseramento e rinviare il congresso in programma a fine mese. Una decisione maturata in seguito alle sollecitazioni dell'area che fa capo al consigliere regionale Livio Petitto e al deputato Umberto del Basso De Caro. Una scelta motivata con la necessità di non escludere i nuovi iscritti dell'anno in corso, mentre l'assise irpina si sarebbe dovuta celebrare sulle tessere raccolte nel 2019. Contro lo slittamento è insorta buona parte del partito: i segretari di oltre 20 circoli locali, autorevoli rappresentanti come D'Amelio, De Luca, Petracca, i membri della direzione nazionale Santaniello, Ricciardi e Vittoria. In una nota inviata al Nazareno si legge: ''Non si comprende con chi sia stata presa la decisione di rinviare un congresso che avrebbe dato a questo partito una degna rappresentanza. Non si comprende come e dove si sia sentita l’esigenza di sovvertire la democrazia di un momento tanto atteso dagli iscritti''. Rincarano la dose i segretari di circolo, che si rivolgono direttamente a Letta: ''A te chiediamo un impegno personale nella gestione di questo processo politi- co. Affinché non si trasformi nell’ennesima conta di tessere farlocche, ma sia una rinascita vera del progetto democratico''.
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