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Sanita al collasso, lunedì gli stati generali del settore

Sanità

Intorno alla vertenza sanità si respira aria da resa dei conti. Da un lato sindaci e sindacati, uniti contro i tagli di Regione e Asl, dall’altra Caldoro e Florio. Tra le due fazioni la tensione si taglia con il coltello. Dopo la decisione concordata con i primi cittadini di bypassare  il manager Asl e di parlare direttamente con Palazzo Santa Lucia, per lunedì il sindacato ha chiamato a raccolta tutto il personale dipendente per celebrare gli Stati Generali della Sanità irpina. L’obiettivo è dare la spallata a Florio definito come un ragioniere poco attento alle esigenze dei cittadini. Ma il manager, forte della fiducia del suo datore di Lavoro Caldoro, continua dritto per la sua strada, anzi sfida i sindacati quando afferma ‘’di aver risollevato le sorti di un sistema allo sfascio’’. Le vertenze sono tante e complesse, coinvolgono il settore pubblico, ma anche quello privato. E’ ancora vivo lo scontro sui tagli all’assistenza domiciliare che portò in piazza decine di malati con le loro famiglie. C’è poi la cronica carenza di personale al Moscati di Avellino con le polemiche degli ultimi giorni sul Pronto Soccorso che non riesce a reggere la mole di pazienti che arrivano in massa provocando code all’ingresso e attese estenuanti.  Il blocco del turn over, dunque, pesa ancora, e non basteranno le 19 assunzioni annunciate dall’Asl, divise tra Ariano, Avellino e Solofra, a migliorare la situazione. In difficoltà anche il settore privato, che soffre la mancanza di trasferimenti pubblici e la possibile esclusione dalla procedure di accreditamento. E’ successo per la clinica Malzoni, dove i dipendenti reclamano stipendi arretrati mentre l’azienda è impegnata nel piano di ristrutturazione di un edificio considerato non a norma. Anche Villa dei Pini rischia di rimanere a secco se entro ottobre non presenta un progetto di revisione. Difficoltà, infine, a Grottaminarda presso il centro Padre Pio che ospita anziani e malati psichiatrici. Sono decine i lavoratori senza stipendio da mesi nonostante la struttura vanti crediti per oltre un milione di euro da Asl e Piani di Zona. Insomma, una situazione delicata che i lavoratori non sono più disposti a tollerare. Lunedì sarà il giorno della verità. Non si esclude uno sciopero generale del comparto.

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