Durante la prima settimana di febbraio, 11 i bambini dai 0 ai 5 anni della provincia di Avellino risultati positivi al covid. Stesso numero per la stessa fascia d’età nell’ultima settimana di gennaio. I dati sono stati forniti dal report dell’unità di crisi regionale sull’andamento dei contagi delle settimane post apertura scolastica.

Nelle stesse settimane, l’ultima di gennaio e la prima di febbraio, 31 gli alunni irpini tra i 6 e i 10 anni positivi al virus. 9, quelli della fascia 11-13. Numeri più alti per gli studenti della provincia, tra i 14 e i 19 anni. Dal 25 gennaio al 7 febbraio, 56 di loro hanno contratto il virus. Secondo il report dell’unità di crisi della Regione, che ha lavorato su analisi previsionali per prevenire i contagi, la didattica non in presenza ha avuto un impatto significativo in termini di diminuzione non solo sui casi positivi nella fascia in età scolare ma anche su soggetti adulti. 

Registrato in tutte le province campane un aumento del numero assoluto di focolai attivi e di nuovi focolai. In crescita, in Campania anche i dati degli accessi di pazienti covid sintomatici, con necessità di ricovero in area medica o in terapia intensiva. E secondo l’ultimo aggiornamento dell’8 febbraio, in Irpinia restano solo 5 posti liberi nelle terapie intensive. L’occupazione di queste ultime è arrivata al 70%. La provincia di Avellino segue solo quella di Salerno ma in percentuale supera tutte le altre. Indispensabile, si legge nel report, adottare nuove strategie di gestione e valutazione dei dati con analisi previsionali, sulla base delle quali orientare le decisioni a livello locale e con specifico riferimento alle fasce di età più a rischio.

E’ stato perciò elaborato un sistema previsionale di alert al fine di individuare comuni, province e macroaree soggette ad incremento di contagi e che possono avere un impatto a livello regionale. Tra i comuni della provincia di Avellino, ci sono Sant’Angelo All’Esca, Montefusco, Morra, Vallata, Contrada, Pago Vallo Lauro, Santo Stefano, Chiusano, Domicella, Sant’Angelo dei Lombardi e Nusco. Da ieri, la piattaforma regionale dedicata sarà aperta alle prenotazioni del personale docente e non docente per la somministrazione del vaccino.