Cinquantuno milioni di euro ai terremotati, ma quelli dell'Irpinia del sisma del 1980, non gli emiliani in emergenza da un mese e alle prese con la ricostruzione. La Lega Emilia-Romagna ha deciso di protestare contro "l'ennesima ondata di soldi sottratti al Nord, per alimentare clientelismi e sprechi al Sud", e davanti alla prefettura di Modena organizzerà lunedì prossimo, alle 10, un sit-in per dimostrare il proprio dissenso.
In un comunicato, il capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, Mauro Manfredini, spiega che "dopo 32 anni (e 67 miliardi di euro) continuano ad arrivare altri soldi all'Irpinia, mentre il Nord e l'Emilia chiedono invano fondi necessari per gestire l'emergenza terremoto". Neanche "le vittime e 15.000 sfollati sono bastati a fermare l'inutile drenaggio di soldi dal settentrione al Sud", accusa Manfredini, "mentre la laboriosa gente emiliana, pronta a ripartire, non ottiene nemmeno l'indispensabile". Per questo, annuncia, "lunedì protesteremo contro l'ennesimo sciacallaggio romano: siamo stanchi di essere il forziere del meridione, la Padania vuole giustizia".
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