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Tribunali, via libera definitivo al decreto: addio Ariano e Sant'Angelo. Mainiero: ''Deluso''. D'Emmanuele: ''Niente da fare''

severino

Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi non figurano tra gli uffici giudiziari salvati dall’esecutivo. E’ arrivato infatti il via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato, nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del decreto, dando così attuazione alla delega conferita dal precedente esecutivo. La versione definitiva prevede la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate, confermando così l'iniziale riduzione e l'accorpamento di 31 Tribunali e di 31 Procure. Rispetto allo schema di decreto, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata. Si tratta di Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, accorpato con il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio. In Campania restano, dunque, soppressi Ariano Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi e Sala Consilina. Deluso e amareggiato il sindaco Antonio Mainiero. Mentre per il Procuratore Luciano D’Emmanuele il governo ha inteso procedere senza fare passi indietro rispetto alle scelte adottate: ‘’Non c’è stato nulla da fare – ha detto il magistrato- il governo è andato per la sua strada e le forze politiche non hanno potuto o saputo incidere su queste determinazione del governo. Io come magistrato non posso che prendere atto delle decisioni ed attenermi. Eventuali iniziative di protesta – conclude D’Emmanuele - spetteranno alla società civile e all’amministrazione comunale. Io non posso che prendere atto della legge’’. Infine, il consigliere comunale Giovanni La Vita invita tutti a partecipare alla mobilitazione prevista per lunedì e chiede ai sindaci del comprensorio di consegnare le dimissioni nelle mani del Prefetto di Avellino, ''senza tergiversare’’.

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