È sempre alta l’attenzione In Irpinia sulla possibilità di effettuare le trivellazioni petrolifere. L’incontro tenuto in Commissione Trasparenza della Regione Campania cui hanno preso parte anche l’Assessore Regionale Ambiente, Giovanni Romano, il consigliere regionale Pietro Foglia, i colleghi Rosetta D’Amelio, Nicola Caputo e Giulia Abbate, ed il sindaco di Gesualdo Domenico Forgione riporta al centro della discussione la criticità del problema nonostante l’intesa raggiunta con una delegazione di rappresentanti delle associazioni. Ora l’obiettivo è quello di lavorare in sinergia per cercare di superare tutte le difficoltà tecniche tra cui quella dell’impatto ambientale. E quindi individuare modelli di sviluppo alternativi per le zone interne perché l’ipotesi di attuare le trivellazioni per l’estrazione degli idrocarburi rappresenta uno schiaffo per tutto il territorio. Per i consiglieri del Pd infatti c’è incompatibilità tra le trivellazioni e l’attuazione dei piano di sviluppo per le zone interne ricche di risorse naturali. L’Irpinia – al pari dei territori del Sannio e del Vallo di Diano - è una zona caratterizzata da un’agricoltura di particolare pregio e da un patrimonio ambientale prezioso. Nell’incontro si è rimarcato il fatto che il territorio è zona altamente sismica, è sede di un importante bacino idrografico che rappresenta la falda acquifera più importante del sud Italia dal momento che copre un’utenza di circa 4 milioni di abitanti frazionati in 5 regioni diverse”. Il sindaco di Gesualdo Domenico Forgione ha fornito la documentazione redatta insieme ai rappresentanti delle associazioni e degli enti territoriali tra cui l’l’assessore all’ambiente del comune di Frigento, Michele Genua, il professor Sabino Aquino e Vincenzo Nitti in rappresentanza del comitato No Triv. Ci sarà un nuovo incontro di discussione a Palazzo Santa Lucia chiesto dai rappresentanti del comitato.
Commenta l'articolo