Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Attualità

Trivellazioni nell'arianese, aumenta la preoccupazione. Provincia a lavoro per studiare il caso

Intanto, in Alta Irpinia si attende un consiglio comunale allargato a Torella dei Lombardi, e il Comitato No Petrolio è atteso in Basilicata il prossimo 19 gennaio.

trivellazioni

Sale l’allerta nell’arianese dopo le notifiche di pochi giorni fa giunte ai comuni dell’istanza della Delta Energy. Dal bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse si apprende che l'area dell'istanza di permesso di ricerca e coltivazione di idrocarburi in terra ricadrebbe parzialmente nell’ex concessione S. Marco dei Cavoti di cui è in corso il ripristino ambientale. E proprio nel beneventano la questione è all’ordine del giorno sin dall’estate con l’allarme lanciato dal Comitato No Luminosa. A luglio, infatti, si rendeva noto che erano quattro le richieste per la ricerca di petrolio nel Sannio: dopo “Nusco” che come ben sappiamo riguarda anche l’Alta Irpinia e la Valle Ufita, vi è il progetto “Santa Croce”, “Pietra Spaccata” e il nuovo progetto in ordine di tempo “Case Capozzi”. Il numero dei comuni interessati è diciotto tra cui spicca anche il capoluogo sannita. Un totale di 261,85 kmq che si somma ai 161,85 kmq ricadenti invece nella provincia di Avellino con i comuni di Casalbore, Montecalvo Irpino, Ariano Irpino e Melito Irpino. L'istanza, secondo quanto riportato nella legenda delle fasi del procedimento amministrativo, è in corso di istruttoria pre-CIRM, la Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie, dalla ricezione all'emanazione del parere Cirm del Mise. Proprio su questi aspetti tecnici si sta muovendo l’Assessorato all’Ambiente della provincia di Avellino. «Stiamo recuperando tutta la documentazione necessaria ad avere chiaro il quadro – dichiara Domenico Gambacorta –». Anche il sindaco di Montecalvo Carlo Pizzillo è scattato dopo aver ricevuto la missiva regionale. «Stiamo valutando tutte le azioni utili – afferma –, e non nego che la vicenda ci stia preoccupando. Dobbiamo essere abbastanza rapidi e approdare ad una strategia comune fra gli enti coinvolti». Non passerà troppo tempo e l’istanza passerà al vaglio della Regione Campania e dell’assessorato al ramo guidato da Giovanni Romano. Inizia la fase della presa di coscienza da parte delle amministrazioni locali, anche sulla scorta dell’informazione diffusa dai comitati territoriali. Se fino a qualche mese fa erano state sottovalutate le istanze per la ricerca di idrocarburi nell’Alta Irpinia, Ufita e Arianese, il caso di Gesualdo, punto centrale del progetto ‘Nusco’, sta contribuendo ad approfondire la tematica, un risveglio che si sta riscontrando anche nella
popolazione sempre più alla ricerca di dati per completare la propria opinione a riguardo e sempre più attenta alle questioni che metterebbero a rischio l’ambiente.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy