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Ariano, resta all'Amu la gestione delle aree di sosta a pagamento

parcheggio Calvario

L'Amu continuerà a gestire con i suoi ausiliari del traffico il servizio di controllo delle aree di sosta a pagamento in città (silos Calvario, piazza Mazzini, piazza Plebiscito, corso Europa, via XXV Aprile, piazzale S. Francesco, via D'Afflitto e via Lusi) almeno fino al 31 dicembre prossimo. Nessuna preoccupazione per le casse dell'azienda,  neanche dopo l'adozione di una delibera di giunta comunale che prevede  la proroga del servizio solo fino al 20 ottobre prossimo. Secondo l'assessore al Bilancio Filomena Gambacorta «La delibera adottata  fa riferimento alla data del 20 ottobre prossimo e non al 31 dicembre  2016  per una ragione tecnica; la somma a disposizione del bilancio è limitata; attraverso una variazione di bilancio da apportare nei prossimi giorni si stemerà la questione anche  dal punto di vista contabile. L'Amu può fare affidamento sulle risorse promesse». Un sospiro di sollievo per i lavoratori dell'Amu che dal 2012 gestiscono questo servizio, seppure tra continue proroghe. Sono, infatti, proprio gli introiti  incassati grazie al servizio di controllo dei ticket per la sosta a consentire all'azienda di muoversi in pareggio e di affrontare la riduzione di trasferimenti operati  recentemente dalla Regione Campania. Un introito di risorse  in meno  in questo momento sarebbe stato mal digerito. E' evidente, però, che non c'è ancora  da parte del Comune una decisione definitiva sulle modalità di svolgimento del servizio dei parcheggi coperti e a raso in città. In altri termini, non è stata fatta alcuna scelta o per affidare il servizio definitivamente all'Amu (e ce ne sarebbero tutte le ragioni)  o ad altra cooperativa o società, dopo una gara pubblica. A condizionare il Comune sarebbe la mancanza di un vero piano trasporti e parcheggi in città. Sia per la mancata ultimazione del silos di rione Martiri (mancano altri 180 posti auto) e sia per lo stato di abbandono del parcheggio coperto di rione Anzani. Ma probabilmente anche per la continua modifica del traffico interno che non consente di disporre di un quadro certo della situazione, specie per quanto attiene il numero dei posti auto a pagamento.

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