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Centro fiere e non base logistica dell'Alta Capacità, ecco la sentenza che dà ragione a IrpiniaCom

Ariano: il centro fieristico della Campania continuerà ad essere vetrina dei prodotti tipici locali

Il Tar accoglie ricorso IrpiniaCom contro Comunità Montana Valle Ufita.Stamani la sentenza del Tribunale Amministrativo di Salerno (727/2021 – Presidente Leonardo Pasanisi) che si è pronunciato definitivamente sul ricorso proposto dal Consorzio Irpiniacom di Ariano Irpino avverso la delibera nr. 140 del 26 novembre 2020 della Comunità montana dell’Ufita, con la quale la giunta esecutiva dell’ente aveva deliberato la concessione in locazione dell’immobile destinato ed utilizzato da anni come centro fieristico, al Consorzio Hirpinia AV composto dalle due imprese vincitrici dell’appalto per la costruzione della stazione Hirpinia. Il TAR ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio Irpiniacom, difeso dall’avvocato Giuseppe Bellaroba, ed annullato la delibera della giunta esecutiva della Comunità montana. LEGGI LA SENTENZA

La nota dei sindaci di Castel Baronia, Montecalvo Irpino, Savignano Irpino, Montaguto, Villanova del Battista e Zungoli

La sentenza del T.A.R. Campania – Sezione di Salerno, che ha annullato la Delibera di Giunta n. 140/2020 con cui veniva approvato lo schema di contratto per la locazione del  ”Centro Fieristico della Campania” al Consorzio Hirpinia AV, impone a tutti i sindaci della CMU di aprire un dibattito critico sulla gestione dell’Ente Montano e sulle decisioni prese che hanno dato luogo a controversie giudiziarie e che hanno visto l’Ente soccombente.

I sindaci del dei comuni di Castel Baronia, Montecalvo Irpino, Savignano Irpino, Montaguto, Villanova del Battista e Zungoli, quali componenti del gruppo di minoranza consiliare “Sindaci Uniti “ della CMU,  avevano più volte e responsabilmente sollecitato l’annullamento in autotutela dell’atto deliberativo, sia per la palese illegittimità  dell’atto adottato, poi annullato dal TAR, e sia per favorire un dibattito in seno al Consiglio Generale sulla sorte della struttura del Casone, di fatto sottratta al suo fine istituzionale  per essere adibita a dormitorio.

Il Presidente Leone con ostinata non curanza verso ogni sollecitazione dei “Sindaci Uniti“, ha perseverato nel portare avanti una trattativa palesemente illegittima.

La cosa che preoccupa i sindaci del gruppo consiliare di minoranza sono le dichiarazioni del presidente Leone circa la volontà di proporre appello alla decisione del TAR.

Si rammenta al presidente Leone che le spese per le liti temerarie, passate e future, ed i danni conseguenti, che stanno mettendo a dura prova la tenuta dei conti della CMU, graveranno direttamente sui responsabili delle decisioni adottate.

Il gruppo consiliare “Sindaci Uniti” vigilerà sull’adozione di qualsiasi atto da parte di coloro che stanno pregiudicando il buon andamento dell’ente. Nel contempo, il gruppo consiliare ancora una volta rivolge un appello ai sindaci che sostengono la maggioranza di avviare una riflessione sulla gestione dell’Ente, sugli scenari futuri che impegneranno le nostre comunità, non ultimo i progetti strategici dell’Alta Velocità.

Nell’immediato, ogni possibile energia va spesa non in liti temerarie e foriere di danni e spese insostenibili per la CMU, ma nella programmazione ed approvazione del Piano di Forestazione 2021, su cui l’Ente è stato reiteratamente  sollecitato, ad oggi  senza risultato, da parte dei sindaci della minoranza.

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