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Il Tar e la piazza: Landolfi, Solofra non molla

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Resta alta la tensione intorno al futuro dell'Ospedale di Solofra. Entro un  paio di settimane, con  la riadozione dell'atto aziendale del Moscati, verrà sancita la sostituzione del pronto soccorso con un  punto di primo soccorso, come previsto dalla delibera di giunta regionale approvata il 19 maggio scorso. Il Sindaco della città della concia, Michele Vignola, è pronto ad impugnare il provvedimento. Un ricorso al Tar sarà presentato nelle prossime ore. Decisa, in sede di conferenza dei capigruppo, anche una nuova mobilitazione, prevista per il l 24 giugno, quando alle ore 16 Solofra si fermerà. Previsto anche un grande raduno presso il nosocomio. Insomma, la battaglia è tutt'altro che conclusa. E ciò nonostante le parole del governatore De Luca che nel corso dell'ultima diretta facebook aveva provato a chiudere la vicenda ripetendo che il piano per Solofra quello è e non cambia, che la riorganizzazione è necessaria se si vuole salvare il plesso e che non si possono avere Ospedali con le stesse funzioni a pochi chilometri di distanza. In un passaggio aveva anche attaccato i sindaci che ''dicono imbecillità'', riferendosi a Vignola e al primo cittadino di Avellino Gianluca Festa, che per primo aveva ventilato l'ipotesi del ricorso al Tar. Il fronte della protesta è variegato, vede schierati a difesa del pronto soccorso i consiglieri regionali Petitto e Ciampi, i sindaci del comitato di rappresentanza dell'Asl, i comitati e, come detto, il primo cittadino di Avellino. Ma c'è anche chi si è schierato con il governatore: è il caso, ad esempio, dei deputati regionali Petracca e Alaia e dell'ex presidente del consiglio regionale Rosetta D'Amelio.

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