È atteso per gli inizi di settembre il consiglio comunale per discutere della mozione di sfiducia al sindaco Antonio Mainiero, firmata da 12 consiglieri e protocollata lo scorso 9 agosto. A deciderlo una conferenza di capigruppo tenuta questa mattina a Palazzo di città, una prima riunione per sondare dopo la pausa ferragostana gli umori dei consiglieri che hanno sfiduciato il primo cittadino. Ore intense di trattative per convincere almeno due firmatari a fare dietrofront, una operazione non facile per evitare lo scioglimento del consiglio comunale e la nomina del commissario prefettizio fino alle prossime elezioni amministrative. Pressioni sono infatti in atto verso Giovanni Cicchella, Mario Manganiello, e Alessandro Pannese che avrebbero firmato il documento per voltare decisamente pagina. La sfiducia non avrebbe un valore politico perché a promuoverla sono stati partiti di varia estrazione politica appartenenti sia al centrodestra che al centrosinistra. In questi giorni si stanno valutando anche gli scenari che si potrebbero profilare nella prossima campagna elettorale. A macchinare senza dubbio la sfiducia il Pdl e il Pd che hanno l’obiettivo comune di anticipare la fine dell’amministrazione Mainiero. Mediazioni sono in atto tra i moderati della precedente coalizione per imprimere una svolta nella vicenda politica e amministrativa della città. Non è escluso che il sindaco potrebbe gettare la spugna nel caso in cui non si riesca a trovare una intesa prima dell’assise del prossimo consiglio.
Commenta l'articolo