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Cronaca

MAZZETTE IN COMUNE, soldi in cambio di alloggi pubblici: due funzionari in manette

Trema il Palazzo, e questa volta non è un modo di dire: due importanti funzionari del comune di Avellino sono stati arrestati con l'accusa di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio. Il caso è quello del mercato illegittimo degli alloggi popolari. Il provvedimento della magistratura arriva grazie ai riscontri trovati in seguito alle dichiarazioni di un abusivo che solo lunedì scorso aveva raccontato, prima davanti alle telecamere, poi alle forze dell'ordine, una vicenda che ha dell'incredibile: i due arrestati – secondo quanto accertato-  avrebbero venduto una casa comunale dietro un compenso di 2.700 euro. Il fatto risale a 7 mesi fa, ed è venuto a galla nel corso della protesta messa in atto dagli abusivi che oggi sono sotto sfratto. Dunque per vedersi assegnato un alloggio, illegittimamente, bastava pagare. Il passaggio di denaro, la tangente, sarebbe avvenuto all'interno del comune stesso. I due funzionari sono stati arrestati per pericolo di fuga e inquinamento delle prove. Uno è stato bloccato all'Expo di Milano, un altro in un comune del beneventano.
L'operazione è stata condotta grazie all'impegno della Squadra Mobile e del comando dei Vigili urbani di Avellino.
Il procuratore Cantelmo lascia intendere chiaramente che l'indagine non si ferma qui, che anche il livello politico potrebbero essere coinvolto, oppure che siano cartelli organizzati dietro il traffico degli alloggi. C'è qualcuno nel palazzo che sapeva e ha fatto finta di non vedere? La domanda pesa come una spada di damocle sulle giunte che si sono susseguite negli ultimi anni.

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