Il posto di Direttore Generale dell’Asl di Avellino viene paragonato al ruolo del mister della squadra di calcio. Attraverso metafore calcistiche, le nomine della sanità campana sono al centro dei colloqui telefonici degli indagati nell’ultima bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla Regione Campania. Giuglielmo Manna aspirava ad un incarico di rilievo nella sanità regionale e come riporta l’edizione provinciale del Il Mattino gli investigatori della squadra Mobile di Napoli, autori dell’informativa, ricostruiscono che “in una telefonata intercettata del 20 agosto con l’avvocato Gianfranco Brancaccio si accordano per inviare a Giuseppe Vetrano, avvocato avellinese, un messaggio whatsapp in gergo calcistico per chiedere quando si sarebbe proceduto alla nomina dell’allenatore dell’Avellino alludendo verosimilmente – sottolineano gli inquirenti – alla già più volte agognata da Manna poltrona da direttore generale dell’Asl di via Degli Imbimbo (incarico oggi ricoperto da Mario Ferrante, ndr)”. Vetrano, indagato dalla magistratura romana con De Luca, Mastursi, il magistrato napoletano Anna Scognamiglio e il marito Manna, rilascia delle dichiarazioni sempre al Il Mattino: “Non ho mai approfittato di niente in tanti anni, vivo della mia attività ed aspetto di conoscere gli atti”. Ieri è stato a Roma per assistere al backup dei dati del suo pc. Mentre, per il magistrato Scognamiglio, il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara ha disposto il trasferimento ad altra sezione. Il Comitato di presidenza del Csm, inoltre, ha disposto l'apertura di una pratica per incompatibilità ambientale e funzionale a carico del giudice. Lunedì prossimo il Governatore dovrà riferire nell’aula del Consiglio Regionale sulla vicenda delle dimissioni dell’ex Capo della sua Segreteria Carmelo Mastursi così come disposto dalla Conferenza dei Capigruppo che ha accolto la richiesta del presidente del gruppo Forza Italia, Armando Cesaro, di iscrivere l’audizione del presidente all’ordine del giorno.