La relazione tecnica è nelle mani del pool di magistrati, che in queste ore potrebbe valutare ulteriori ipotesi di reato per i sette indagati, già destinatari di avvisi di garanzia per omicidio plurimo colposo e disastro colposo. Gli indagati, al momento, sono: Ciro e Gennaro Lametta, rispettivamente autista e proprietario del bus, i dirigenti della società Autostrade Michele Renzi, Antonio Sorrentino, Nicola Spadavecchia, Paolo Berti e Michele Maietta. Per questi ultimi il reato contestato dai magistrati inquirenti è di concorso in omissioni di atti d’ufficio.

Un grosso contributo alle indagini è venuto proprio dalla relazione dei quattro consulenti che nella perizia di 650 pagine (più circa 1500 di allegati) hanno ben illustrato ai magistrati tutti i dettagli di una complessa indagine che porterà all’accertamento e all’individuazione di una serie di responsabilità, sotto molti aspetti: le condizioni della strada e la tenuta delle barriere, lo stato di funzionamento del pullman che trasportava i 48 turisti e le relative certificazioni della manutenzione del mezzo effettuate negli ultimi anni.

Poco meno di un mese fa, nel corso delle indagini, un vero e proprio colpo di scena, quando gli inquirenti hanno accertato che il pullman della strage non aveva effettuato alcuna revisione. 

Nelle prossime ore la Procura della Repubblica di Avellino potrebbe chiudere l’inchiesta sulla strage e non è escluso che possano esserci ulteriori sviluppi, prima della richiesta di rinvio a giudizio dei sette indagati.