A Monteforte è il giorno delle lacrime, dell’ultimo saluto a due giovani figli di una comunità che unita partecipa ai funerali. Lutto cittadino e un minuto di silenzio in tutte le scuole e le istituzioni pubbliche. Pasquale D’Orsi e Pasquale Valentino, 18 e 20 anni, erano usciti in macchina il 17 maggio scorso per festeggiare l’onomastico. Con loro, anche un altro ragazzo, sempre di nome Pasquale, ancora ricoverato al Cardarelli. Erano andati da Monteforte a Salerno, lungo la strada del ritorno si sono ritrovati Tra Caivano e Acerra. Una strada impervia, probabilmente sconosciuta ai due ragazzi. Prima l’auto, una panda quattro per quattro, sfugge al controllo, finisce in una cunetta, poi lo schianto. Un tragico copione che nelle ultime settimane si è ripetuto troppe volte.
Monteforte è straziata dal dolore. Tutto il paese si è stretto attorno alle due famiglie. Gremita la chiesa di San Nicola Bari, così come il piazzale antistante. Ci sono gli striscioni che riportano la frase di una canzone di Vasco Rossi: ‘’la vita è un brivido che vola via’’. E poi i tifosi dell’Avellino, la squadra del cuore. Le bare bianche vengono avvolte dai colori biancoverdi. Soprattutto c’è il dolore per due giovani vite spezzate. La folla assiste ammutolita all’omelia del Parroco. Un ragazzo avverte un malore, viene subito soccorso. Quando le bare escono, le lacrime si mischiano agli applausi, ai cori degli amici, ai fuochi. E tutti pensano la stessa cosa: non si può morire così. Non si puo’ morire quando hai tutta la vita davanti.








Commenta l'articolo