Nuove rivelazioni sulla vita e la famiglia di Giacomo Leopardi portano la firma di Franco Maulucci, archeologo di Accadia, che ha studiato 1100 anni di atti notarili confluiti nel manuale “Giacomo Leopardi, Mancato Erede”. Era il settembre del 1979 quando Franco Maulucci si trasferì a Macerata per dirigere l’Archivio di Stato. “Ebbi la fortuna– dice Maulucci –  di ritrovare ancora sigillato il testamento di Sebastiano Sanchini precettore di Giacomo Leopardi. Ebbe inizio una ricerca matta e disperata sul poeta della mia fanciullezza”. Durante la presentazione irpina, nella sala di Relais Imperatrice, con la recitazione dei testi e il sottofondo del violoncello dei Manovalanza, Maulucci ha l’abilità di accompagnare virtualmente il pubblico negli ambienti di palazzo Leopardi, aprire le porte della magnifica biblioteca dove Giacomo, il mancato erede, ha trascorso tanto tempo prima di andar via da Recanati. Se il poeta non si fosse allontanato da casa Leopardi sarebbe sicuramente stato l’amministratore di un patrimonio immenso.Giacomo, il primogenito, perde l’eredità patrimoniale ma lascia all’umanità una grande eredità culturale.