Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Economia

Casinò online: come è tassato il gioco digitale

Quando si ha a che fare con il gioco, soprattutto adesso che è sempre più diffuso online, si parla non soltanto di una forma di intrattenimento, ma anche di un giro di denaro importante. Si tratta di un flusso di denaro che entra ed esce dalle tasche dei giocatori, ma anche di un patrimonio che viene tassato dallo Stato italiano.


Le autorizzazioni per i casinò online
Come è noto agli utenti più vicini al mondo dei casinò digitali, il sistema delle sale da gioco legali in Italia è gestito dall’ADM – Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli, subentrata all’ormai ex AAMS. Il sistema delle licenze ADM permette non soltanto a specifici casinò online di operare sul territorio fisico e digitale italiano, ma garantisce anche una forma di tutela importante per i giocatori, nonché introiti per lo Stato stesso.

Andando nel dettaglio, la licenza garantisce soltanto ai migliori casino online AAMS il permesso di operare, poiché riconosce che la piattaforma di gioco in questione

  • Rispetta le norme sul gioco responsabile
  • Vieta la registrazione di utenti minorenni
  • Fornisce importanti limitazioni all’esperienza di gioco degli utenti, per scongiurare il rischio di ludopatia
  • Garantisce il rispetto della privacy e transazioni in entrata e uscita sicure
  • Non trucca gli algoritmi di gioco a sfavore dei giocatori stessi, mantenendo la più aperta trasparenza sul reale funzionamento degli intrattenimenti.
Riconosciute queste azioni, l’ADM permette al casinò di operare, ma dietro il pagamento di una tassa che viene versata direttamente allo Stato italiano.


A quanto ammonta la tassazione dei casinò online
Ottenere la licenza ADM significa per il casinò anche sottostare alla tassazione italiana. Si fa riferimento a quelle imposte uniche, istituite nel 1998 e riviste fino alla legge di bilancio del 2019, che hanno aliquote diverse in base al tipo di gioco o di scommessa cui si riferiscono. In questo caso, la tassazione riguarda l’ammontare delle puntate e delle scommesse. Le aliquote vanno dal 25% delle somme non restituite al giocatore per bingo e giochi di abilità, al 24% della differenza tra cifre giocate e vincite erogate per le scommesse a quota fissa a distanza, passando per il 22% delle somme raccolte al netto delle vincite per gli eventi simulati.

Quando è autorizzato a operare dall’ex AAMS, il casinò agisce inoltre come un sostituto d’imposta, sottraendo alle potenziali vincite del giocatore l’importo dovuto all’erario. Al giocatore viene dunque somministrata la vincita al netto delle operazioni di tassazione.

La percentuale tassata varia in base agli importi vinti:
  • Le vincite fino a 500 euro sono esentasse
  • Oltre i 1000 euro, le vincite sono tassate al 15%
  • Oltre i 10 milioni di euro, l’aliquota è fissa al 25%
Si deduce dunque che il valore medio della tassazione oscilla intorno al 20%. La logica conseguenza di queste informazioni è che, visto che il casinò online ADM agisce come sostituto d’imposta, l’eventuale vincitore dei jackpot non deve necessariamente dichiarare la vincita: la sala da gioco stessa ha provveduto alla tassazione al momento dell’erogazione della vincita.

Non deve dunque sorprendere se, come è accaduto nel caso del recente jackpot al superenalotto, ci si ritrova in tasca un importo inferiore perché tassato: si tratta di un piccolo prezzo da pagare per garantirsi la possibilità di giocare responsabilmente presso siti sicuri, autorizzati dall’ex AAMS.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy