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Politica

Ariano, debutta l'opposizione Pd: ''Dibattito politico mortificato''

I quattro consiglieri del PD reclamano spiegazioni per la collettività sul progetto d’ampliamento del cimitero, sulle soluzioni da loro presentate a breve termine per il traffico a Cardito e mai prese in considerazione, e sul perché si evita il confronto politico temporeggiando sulla convocazione dei consigli. “Ad Ariano si soffoca la funzione della politica” – dice senza mezzi termini Carmine Grasso. Sotto accusa finisce anche Antonio Della Croce per il suo ruolo da presidente dell’assise. Sono alcuni degli argomenti trattati nella conferenza stampa dei democratici durante il quale Antonio Santosuosso difende la sua funzione istituzionale nella commissione Assetto del Territorio e aggiunge che questo non significa “essere della maggioranza”. Quindi respinge al mittente le insinuazioni di Peluso e Maraia. 

Cosa succede a Palazzo di Città? La versione dei quattro consiglieri democratici racconta di una maggioranza in cerca d’equilibrio, forse prossima ad un rimpasto, scossa dall’esito negativo dei risultati regionali su base locale, e che temporeggia abbondantemente sulle convocazioni dei consigli comunali. Una squadra di governo che – sempre secondo il Pd arianese – sfugge al confronto perché ad un anno dall’insediamento non sono giunti a soluzioni tangibili. “Se gli va dato atto che hanno consegnato le casette asismiche al quartiere Martiri, allo stesso modo gli va dato atto che hanno pagato un milione e 600 mila euro per gli eredi Blundo generando un salasso per le casse del comune”. A dirlo è l’ex candidato sindaco Michele Caso che insieme al consigliere Carmine Grasso, Giovanni La Vita, Antonio Santosuosso e al segretario del circolo Pd di Ariano, Domenico Carchia, hanno indetto ieri, nel pomeriggio, una conferenza stampa. Nelle ultime settimane si sono registrati più interventi delle forze di centro sinistra in città, loro motivano tali esternazioni a mezzo stampa come l’unico modo per far emergere le problematiche che attanagliano Ariano. “Sviscerando le questioni che non vanno, l’amministrazione dovrà rispondere e cercare di individuare proposte migliorative per il bene della comunità. Questa è la funzione della politica – dice Carmine grasso – e ad Ariano si tenta di soffocarla”. Critiche vengono mosse nei confronti del Presidente del Consiglio comunale che – per opinione dei 4 rappresentanti dem – “eluderebbe le richieste di convocazione”. Testualmente Giovanni La Vita afferma: “Non sappiamo quando si intende riconvocare la prossima pubblica assise e, ogni qualvolta lo chiediamo, il Presidente Antonio Della Croce dice che deve indire la riunione di maggioranza dimenticando di ricoprire un ruolo contrassegnato dall’imparzialità. Lo dice sia lo statuto comunale sia il testo unico degli enti locali”. Ma è sul progetto dell’ampliamento del Cimitero e sul nodo Traffico a Cardito che gli animi si infervorano e si snocciolano soluzioni a breve e medio termine. “Il piano che riguarda la costruzione di 3000 loculi, è sovradimensionato rispetto alle esigenze della città. In più, secondo le clausole del contratto siglato con la ditta, se i loculi resteranno invenduti dovranno comunque essere pagati, quindi dovrà essere l’amministrazione comunale a versare quel che manca”. Per Caso, Gambacorta e i suoi “si sono incartati”, anche per Santosuosso che ha redatto il parere della commissione Assetto del Territorio “si sono infilati in passato in una situazione molto strana ed uscirne non è semplice perché se si va a pensare di annullare il bando si avranno grossi problemi con l’impresa e conseguenze ci saranno anche se si volesse proseguire”. La Vita ricorda che “come centrosinistra già con Mainiero si avanzò la proposta politica di gestione pubblica del cimitero ampliato modificando e annullando la gara anomala censurata anche dall’Autorità di Vigilanza. Proponemmo l’idea di gestire i vari lotti che si andavano via via formando perché c’è una domanda da parte dell’utenza che poteva essere affrontata attraverso una calibrata ricostruzione. Oggi avendo un gruppo di minoranza in grado di poter chiedere con lo statuto in mano la convocazione del consiglio comunale ci preoccuperemo di farlo sia per il cimitero con trattazione monotematica sia per le grandi vertenze cittadine quali Giorgione e traffico Cardito”. Su quest’ultimo punto, la minoranza ha prospettato più volte soluzioni nell’immediato: dalla petizione per asfaltare la bretella alternativa di via Creta all’esperimento di concordare con l’azienda ospedaliera un diverso orario di visita agli ammalati così da decongestionare il traffico negli orari di maggior flusso. Ma anche l’utilizzo del sottopassaggio nei pressi della scuola primaria e secondaria viene rivisto. Non chiuderlo con i cancelli – sostiene Grasso – e renderlo fruibile ai pedoni limitando gli attraversamenti sulle strisce. “Stiamo ripetendo tutto ciò da tempo, eppure l’amministrazione tergiversa forse per non dare a noi la soddisfazione?” - pungola Grasso. Più drastico il segretario Carchia secondo il quale mancherebbe una visione complessiva della città, opere pubbliche che non solo sono ferme ma che sono state progettate decenni fa e che ora sono quasi desuete. “Chiedo alla squadra di governo: seppur si completassero – ad esempio – i due silos del centro, calvario e valle, chi li utilizzerebbe? Gli arianesi sicuramente, non però i visitatori che non hanno più alcun motivo di giungere sul Tricolle rimasto senza servizi. Perfino le condizioni in cui versa la villa comunale sono disastrose”. Insomma, bocciatura su più fronti anche se per Carchia “il risultato delle regionali ha già provveduto a stroncare il centrodestra arianese. Non si può nascondere che sul Tricolle Forza Italia ha raggiunto il 12% mentre la lista Caldoro presidente, dove era candidato Ettore Zecchino, ha raggiunto il 26%”. 

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