"In prossimità dell’assemblea dell’ATO rifiuti avevamo espresso, come SEL, l’auspicio che ci si adoperasse in questa fase di avvio dell’organismo al fine di dar vita ad una soluzione istituzionale, vale a dire centrata sul protagonismo autonomo dei primi cittadini e assolutamente sganciata dalle intese, strette o larghe che fossero, tra i partiti.

La soluzione che viene avanti in vista della nuova assemblea del prossimo 21 luglio non ha nulla a che fare con le auspicate ipotesi istituzionali ma è chiaramente, invece, una soluzione frutto di un accordo politico trasversale tra Pd, Scelta Civica, Forza Italia e l’UdC.  Un accordo proposto e caldeggiato dal Pd di via Tagliamento, che oggi riguarda l’Ato rifiuti e domani potrebbe estendersi ad altri enti, a partire dall’ASI per finire alla Provincia.

Una simile prospettiva, che va oltre l’impianto delle larghe intese che sul piano nazionale regge il governo Renzi in quanto coinvolge addirittura forza Italia, vanificherebbe ogni progetto di alternativa nel segno del centro sinistra sul piano del governo locale ed espliciterebbe con nettezza le pulsioni consociative del Pd nei confronti dell’attuale governo regionale.

A livello regionale il Pd promuove tavoli per costruire l’alternativa a Caldoro e in Irpinia e negli altri territori persegue la linea dell’accordo con la destra e finanche con Forza Italia. E’ un gioco stucchevole ed ambiguo, volto chiaramente a guadagnare tempo. Così non può continuare: dica il Pd in Campania e in Irpinia con chiarezza che vuol fare e da che parte vuole stare.

Quanto alla soluzione prescelta per la guida dell’ATO, nel caso l’accordo si concretizzasse, e cioè la presidenza affidata al sindaco di Avellino c’è da restare assolutamente sconcertati. Il comune di Avellino è alla paralisi amministrativa, i problemi irrisolti sono tanti ed aumentano costantemente, la maggioranza amministrativa è attraversata da mille tensioni e su tante questioni  è apertamente divisa, si susseguono inviti e richieste al sindaco di prendere atto della insormontabilità dei problemi e di trarne le conseguenze: in queste condizioni il sindaco pensa di accollarsi anche la guida dell’ATO rifiuti. Non è in grado di venir fuori dai guai della città, perché dovrebbe essere in grado di guidare con efficacia ed efficienza l’organismo dei rifiuti? La prova di sindaco della città, per come è stata svolta finora, non gioca a suo favore. Foti farebbe meglio a concentrarsi sulla città e a riflettere se non sia il caso di togliere il disturbo. Altro che ATO."