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Fiume Sele, Sibilia interroga il Ministro Galletti: "Ai cittadini ancora nessuna risposta"

Carlo Sibilia

“Sono trascorsi sei mesi esatti dal primo intorbidamento delle acque del Sele e i cittadini irpini non hanno ancora
ottenuto informazioni certe sulle cause e sulle eventuali conseguenze negative per la flora e la fauna fluviale tanto più che il fenomeno si è ripetuto con una certa frequenza e l'ultimo cambio cromatico del Sele si è verificato alla fine di marzo” – così il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che, sollecitato dagli attivisti del Meet up di Caposele, fa sapere di
aver depositato sul caso un’interrogazione a risposta in Commissione all’attenzione del Ministro dell’Ambiente.
Nell’atto di sindacato ispettivo il portavoce avellinese, dopo aver sottolineato che il Sele è un importante fiume della Campania lungo 64 chilometri, il secondo della regione e del Mezzogiorno d'Italia per volume medio d'acque, tutelato dalla
Riserva naturale Foce Sele – Tanagro, ha ricordato che il corso d’acqua, il 3 ottobre 2013, ha improvvisamente ed inspiegabilmente assunto una colorazione biancastra, lattescente, destando forti preoccupazioni nei cittadini e nelle
locali associazioni ambientaliste. A questa circostanza qualche giorno dopo si è aggiunto anche il rinvenimento di centinaia di trote morte in località “Rena Bianca". Dai primi accertamenti effettuati dall'azienda sanitaria locale di Avellino e dall'Agenzia regionale protezione ambientale della Campania – si legge nell’interrogazione di Sibilia – sembrerebbe che la morte delle trote sia avvenuta per anossia ovvero sia da ricondurre ad un avvelenamento da materiali litoidi e calcarei rinvenuti nelle branchie. Ipotesi, però, che non è mai stata successivamente confermata. In quell'occasione le autorità competenti in materia hanno prelevato diversi campioni di acqua per effettuare le analisi e gli accertamenti di rito, mentre le associazioni ambientaliste hanno presentato esposti e segnalazioni alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino per stabilire cause e responsabilità dell'episodio. Avvertito subito dagli attivisti del Meet up di Caposele – dichiara il deputato 5 Stelle – ho chiesto pubblicamente all'Agenzia regionale protezione ambientale della Campania di fare luce con celerità e risolutezza su queste due vicende che rappresentano un grave danno all'ecosistema del fiume le cui acque sorgenti sono per gran parte captate per alimentare l'Acquedotto pugliese. Risposte che ad oggi non sono pervenute alla cittadinanza, che nutre la preoccupazione che ci  possa essere un nesso causale tra il fenomeno della lattescenza del fiume, la morte delle trote e i lavori per la realizzazione della galleria Pavoncelli bis, iniziati senza attendere la pronuncia del tribunale superiore delle acque. Per tutte queste ragioni ho chiesto al Ministro Galletti se, rispetto a questi allarmanti fenomeni, intenda adottare, per quanto di competenza, iniziative utili ad accertarne le cause ed individuarne le responsabilità in un ottica di tutela dell'ambiente che in Irpinia dovrebbe rappresentare una risorsa da valorizzare”

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