Al via il congresso regionale del Partito Democratico. La direzione campana del Pd ha approvato all’unanimità il regolamento della consultazione che porterà all’elezione del nuovo segretario. Due i passaggi principali: entro il 25 gennaio dovranno essere presentate le candidature alla leadership; il 6 febbraio, invece, verranno celebrate le primarie per elezione del segretario e dei 243 componenti dell’assemblea. Nel periodo cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio si terranno le assemblee di circolo.
Al momento i candidati sono Michele Grimaldi, fortemente sostenuto dalla deputata irpina Valentina Paris, e Gugliemo Vaccaro, il sannita appoggiato dall’onorevole Umberto del Basso de Caro. Manca ancora il nome della componente che alle ultime primarie ha vinto, quella dei renziani. Il candidato della area del sindaco di Firenze dovrebbe essere Pasquale Granata, renziano ortodosso della prima ora. Ad insidiare l’ascesa del rottamatore campana c’è però il sindaco di Salerno Enzo De Luca che vorrebbe un suo uomo di fiducia al posto dell’uscente Enzo Amendola.  De Luca ha più di una carta da giocare, Renzi non potrà certo dimenticare la vittoria bulgara che grazie al sindaco ottenne nella città di Salerno alle ultime primarie.
Il rischio però è il fronte ne esca diviso ed indebolito.
Per il Pd il passaggio congressuale è cruciale. Si va verso le elezioni regionali e chi prevarrà nello scontro interno giocherà poi da protagonista la battaglia per la conquista di Palazzo Santa Lucia.  Nel frattempo gli sfidanti ancora non hanno sciolto la riserva. Stefano Caldoro è in dubbio se correre per la riconferma oppure puntare sul parlamento europeo. Molto dipenderà dal gioco delle alleanze. Per il governatore è stata comunque una iniezione di fiducia vedere che il consenso intorno alla sua persona è in crescita. E ciò nonostante il fuoco di fila al quale è sottoposto sia dagli avversarsi che dagli alleati. Un sondaggio di Iper marketing, infatti, lo ha piazzato al terzo posto tra i governatori più amati d'Italia.