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Politica

Petrolio, è scontro. Pd al governo: il nostro "no" al petrolio non è superficiale

Pd

Dalla Segreteria provinciale del Pd riceviamo e pubblichiamo:
"Avendo subito letto  l’intervista rilasciata dal Ministro Guidi, su “il Mattino” dello scorso 5 aprile, come Partito Democratico in Irpinia, non possiamo non intervenire sul significato che sottintende alle parole lasciate come un macigno sulla nostra azione presente e sulle nostre vite future, in merito alle presunte opportunità create dalle trivellazioni petrolifere ed alla “necessità” di raggiungere il superamento dei veti locali, nelle azioni di governo.
La convinzione di poter portare esclusivamente le proprie, personali certezze di imprenditore all’interno del governo del paese, è la ragione per cui l’italia ha creato le condizioni per un Governo diverso da quello Berlusconi.
Il Partito Democratico poi, anche in Irpinia, ha creduto giusto dare immagine alla propria vocazione di governo, alternativa al populismo ed agli interessi lobbistici, conferendo fiducia al “progetto Renzi” e quindi, alla convinzione che il paese non sia fatto solo di individui che cavalcano demagogie o sbandierano battaglie di retroguardia, ma anche di cittadini e di partiti che intuiscono i problemi, analizzano le soluzioni e prospettano alternative oggettive. Anche impopolari.
Così, le indicazione del territori non possono considerarsi, sempre, veti demagogici.
Quando dimostrano di essere analisi oggettiva delle contingenze e degli scenari futuri, invece, sono opportunità che, chi è stato chiamato a governare il rinnovamento, deve cogliere.
Ministro Guidi, Ministro del Consiglio Renzi, l’Irpinia ed il Partito Democratico in Irpinia, non hanno detto un superficiale “no al petrolio”, contrapponendosi ad un affrettato “Si”. Dopo anni di colonialismo politico ed imprenditoriale, hanno detto, con chiarezza e progettualità: basta alla finta impresa, alle strategie dell’emergenza, ai demiurghi, al truffaldino uso del territorio, economico ed elettorale. Alle criminogene avventure a spese dei cittadini.
Abbiamo collezionato centinaia di monumenti che ricordano le vittime della certezza altrui. Tra i tanti, a voi, raccomandiamo la soluzione dei drammi postumi dall’ex Isochimica, le piaghe importate della Fiat e dell’Irisbus, le patologiche inadempienze dell’ente Regione.
Le nostre intenzioni di sviluppo, invece, da qualche tempo, abbiamo maturato la convinzione di doverle e poterle prospettare noi, dai territori. Dialogando, sempre in una visione d’insieme, ma senza farci subordinare, ancora, dall’insieme più grande.
A voi, al Governo, non più la passiva richiesta di realizzarle, solo la preghiera di non costruirci nuovi ostacoli, di non agevolare nuovi processi estranei ad ogni logica di fattibilità e sostenibilità a medio/lungo termine che, come successo in Basilicata col “petrolio”, adesso subiremo e tra qualche anno malediremo.
Ministra Guidi, Primo Ministro Renzi, abbiate sempre segnato sulla vostra intensa agenda di lavoro che tra il vostro dire e l’altrui pensare, c’è di mezzo il nostro onesto saper e voler fare.

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