Nessun esponente azzurro del Tricolle ha voluto alimentare la polemica con il coordinatore provinciale Cosimo Sibilia. Né tantomeno il maggior destinatario delle accuse del senatore: Domenico Gambacorta. Il numero uno della Provincia e sindaco della città di Ariano ha scelto di rimanere in silenzio, probabilmente qualche puntualizzazione sarà fatta in occasione del primo bilancio del suo mandato bis al comune. Per il momento Gambacorta preferisce questa linea. Fonti attendibili riferiscono che la strategia è stata definita a livello regionale dopo una serie di confronti che ieri il vicecoordinatore campano, l’altro ruolo di Gambacorta, ha avuto con i vertici di Forza Italia e lo stesso Stefano Caldoro verso il quale Sibilia non si è risparmiato nella conferenza stampa. Per il senatore, Caldoro è stato bocciato dagli irpini per aver riservato a questa provincia i tagli più pesanti come la sanità e i trasporti. Accuse che non sono cadute nel vuoto. Si presume non saranno dimenticate tanto velocemente a Napoli, e lo stesso coordinatore De Siano quasi certamente interverrà sulla questione. Soprattutto dopo che Berlusconi, invitatolo ad Arcore per l’analisi del voto campano, gli ha confermato la massima fiducia e dato ampio mandato per la riorganizzazione del partito sul territorio. In Irpinia, comunque, la replica è arrivata dall’altro “dissidente” nominato da Sibilia: Flavio Petroccione, sindaco di Fontanarosa, vicecoordinatore provinciale e attuale capo di gabinetto di Gambacorta. ''Sono le solite scuse di chi perde – dice Petroccione in una nota –. Sibilia ha alzato i toni del confronto per nascondere le proprie deficienze politiche. I voti conquistati da Forza Italia sono solo ed esclusivamente una conquista dei candidati. Almeno per tre di loro. Perché dove Sibilia s’è speso ha fatto poco o niente per la candidata da lui sponsorizzata. Per il resto sono da elogiare i numeri registrati da Franco Di Cecilia, Giuseppe Galasso e Marica Grande”. C’è stata poi la richiesta di una “riflessione forte nel partito” e Petroccione ascrive a Sibilia “una condizione di apatia in Forza Italia Avellino che da tempo immemore non riunisce amministratori e dirigenti”. Sembra solo il preludio, e a breve si potrebbe consumare l’effettiva resa dei conti anche con modifiche ai vertici del partito. E sullo sfondo si intravede la lotta per una candidatura al Parlamento.