Tre settimane per definire i giochi politici in vista delle elezioni del consiglio provinciale che si terranno il 27 novembre.
Partiti alle prese con trattative e definizione dei candidati che aspirano a sedere tra i banchi di palazzo Caracciolo. Resta al suo posto il presidente Domenico Gambacorta, in carica per altri due anni. Sarà un banco di prova importante per i Partiti a livello provinciale. Le trattative sono già in corso innanzi tutto per cercare di ritrovare la coesione in quei partiti dilaniati da aspri contrasti interni e divisioni. E' il caso di Forza Italia. La spaccatura Gambacorta-Sibilia sembra condizionare da qualche tempo tutta l’attività del partito.
Alcune indiscrezioni parlano di disgelo tra i due leader e di deboli approcci a distanza per cercare di ricucire gli strappi.
Le ipotesi che si prospettano sono tre: la prima, ma molto difficile da realizzare, una lista unica Forza Italia con l’NCd di Pietro Foglia.
La seconda potrebbe essere quella della presentazione di due liste dell’area di centro destra, una di Forza italia con il simbolo che attualmetne è attribuito a Cosimo Sibilia, l’altra con le componenti Ncd e Gambacorta.
La terza invece una lista di Forza Italia riunificata ed una dell’Ncd.
L’obiettivo è quello di riuscire ad eleggere più consiglieri possibili che possano lavorare in sinergia con il presidente Gambacorta.
Ma il colpaccio lo tenterà anche il Pd che punta alla elezione di almeno 5 o 6 consiglieri provinciali. In settimana sarà convocata l’assemblea del partito. La lista dovrà contenere espressioni di tutte le componenti. Impresa non facile. Ma ci sono già dei nomi: Gianluca Festa, a capo del movimento Davvero, dovrebbe questa volta correre nella lista del partito di Via Tagliamento. Certe sembrerebbero anche le candidature di Caterina Lengua, che raccoglie il peso politico di Lello De Stefano, e Antonio Montanaro in quota Luigi Famiglietti. In forse la ricandidatura di Tuccia mentre nella lista Pd potrebbero comparire Stefano Farina, sindaco di Teora o Domenica Gallo vice sindaco di Lioni, entrambi espressione della componente dameliana. Sullo sfondo delle provinciali le incognite Sel e 5Stelle. Avrà una sua lista l’Udc che conta di eleggere una buona rappresentanza a Palazzo Caracciolo.
Commenta l'articolo