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''Campania terra di veleni e politici corrotti''. Bonavitacola insorge

Al Crom di Mercogliano la presentazione del libro ''Monnezza di Stato – le terre dei fuochi nell'Italia dei Veleni'', firmato dal giornalista Paolo Chiariello e da Antonio Giordano scienziato ed oncologo. All'incontro, moderato da Salvatore Biazzo, hanno partecipato il vicegovernatore della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, il Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, il direttore scientifico dell'istituto Pascale Gerardo Botti, il sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo.

Il libro racconta la realtà della "terra dei fuochi", i disastri ambientali, I danni incalcolabili provocati dallo sversamento di rifiuti tossici smaltiti dalla camorra con la connivenza di politici corrotti. Per Giordano la Regione deve fare di più, non basta rimuovere le ecoballle serve la bonifica.
Non è mancata, nel corso della presentazione, una polemica tra Bonavitacola e gli autori. Per il numero due della regione considerare la Campania come la “Terra dei Fuochi” è ''sciocco e deleterio. In termini di inquinamento del terreno ci sono 50 ettari sotto osservazione, in una Regione di un milione e trecentocinquantamila ettari. Non sto negando il problema, ma lo sto considerando in una prospettiva reale''. Bonavitacola ha respinto anche l'idea di uno stato connivente.

A stretto giro la replica di Chiariello: «Lo Stato non è una “monnezza”, ma sulla questione legata alla Campania si è comportato da “monnezza” andando a braccetto con la criminalità organizzata''. E poi di Giordano: «Lei parlava di 50 ettari, ma dai dati che ho sono molti di più. Lei fa riferimento solo a quelli sui quali è stato possibile lavorare alla luce dei fondi disponibili».

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