Ha incontrato i rappresentanti di categoria dei laboratori d’analisi il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per discutere delle problematiche relative all’applicazione della legge sull’aggregazione dei centri d’analisi. L’incontro con le sigle sindacali Filcams-Cgil e Federbiologi nasce dall’esigenza di ottemperare al decreto numero 17 del commissario alla Sanità. Obiettivo è quello di evitare ripercussioni sia sui livelli occupazionali sia sulla qualità dell’assistenza. Il governatore si è attivato affinché la struttura commissariale possa predisporre una proroga per l’applicazione del decreto, aprendo un tavolo di confronto per affrontare le questioni poste dai rappresentanti dei laboratori. È in corso anche una verifica con il ministero della Sanità sulla possibilità di avere maggiore flessibilità rispetto alle richieste di un settore della sanità che in Campania conta 680 centri e impiega oltre tremila unità. Secondo Federbiologi la riorganizzazione non porterà alcun beneficio economico al sistema Sanità, ma causerà un drammatico impoverimento del tessuto sociale ed economico. Tutto questo senza considerare i disagi per i cittadini che vedranno calare ancor più le capacità di risposta nei confronti delle loro istanze di salute. Sul nodo interviene anche il presidente della Commissione Sanità Raffaele Topo e la presidente del Consiglio Rosetta D’Amelio che hanno scritto una nota congiunta al commissario ad acta Joseph Polimeni per rivedere il decreto 59 tenendo in considerazione il modello di accorpamento previsto dalla “rete-contratto”, già realizzato fra i laboratori campani, ma di cui il decreto non sembra tener conto. L’auspicio è che la trasformazione dei laboratori in punti prelievo avvenga in forma volontaria e graduale e non secondo le modalità previste dal provvedimento.
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