Phil Everly, musicista col fratello Don dei leggendari Everly Brothers, è morto venerdì a Burbank, in California. Aveva 74 anni e in sordina se ne è andato per le complicanze conseguenti ad una malattia polmonare, senza lo sfarzo celebrativo concesso a colleghi più illuminati dai riflettori della fama costante, odierna e quotidiana. Ispiratori inconsapevoli di innumerevoli musicisti incantati (a sentire le commosse testimonianze di gente del calibro di Brian May e Brian Wilson) dalle insuperabili armonie vocali e dal sound unico delle canzoni costruite su accordi di chitarra perlopiù acustica su di un perfetto intreccio di voci pulite e armoniose, gli Everly Brothers hanno sapientemente elaborato sul crepuscolo degli anni '50 un nuovo sound basato sull'ideale punto di incontro tra il country, il R&B e il rock n'roll degli albori. La loro portata innovativa e il loro anticonformismo derivava, probabilmente, oltre che dalla consistenza artistica della loro musica, dal rifiuto dell'affermazione attraverso ideali di ribellione, rivoluzione e rottura col sistema sociale dell'epoca, tipici della musica del finire degli anni '50, affermazione conseguita attraverso la forza conservatrice della tradizione, coniugata perfettamente con i nuovi orizzonti musicali allora nascenti. 

Hitmaker eccezionale, con il fratello Don divenne celebre per Wake Up Little Susie, Bye Bye Love, All I Have to Do is to Dream, Cathy's Clown e molte altre canzoni, interpretate da numerosi artisti nel corso degli anni, anche se il tributo più commovente, considerando l'estrazione musicale di quest'altro duo, è stato, per qualità artistica e per intenzione, quello di Billie Joe Armstrong, voce e chitarra dei Green Day, e Norah Jones, che hanno rivisitato nel 2013 con Foreverly, alcuni dei grandi successi del duo americano. L'influenza che Phil ha avuto, con suo fratello Don, sulla scena musicale americana non ha eguali, le loro tecniche sulle armonie vocali sono state riprese da formazioni leggendarie come i Beatles, i Beach Boys, Simon & Garfunkel, Cosby Stills Nash & Young, e molti altri, celebrazione, questa, sublimata da un discorso con cui Neil Young in persona li omaggiò in occasione della cerimonia della loro introduzione nella prima edizione della Rock n Roll Hall of Fame, essendo stati fra i primi dieci gruppi musicali ad essere insigniti da tale gratificazione. Se ne è andata una colonna portante della musica leggera americana.