Così come raccontato dall'ex Beatle sul suo blog in un post del 27 dicembre scorso, a Paul McCartney è stato chiesto di esprimere le sue opinioni circa il fatto che i Beatles siano diventati argomento di studio nei corsi universitari di musica popolare. "Per me è ridicolo", ha risposto, "oltre che lusinghiero. Ridicolo perché noi non abbiamo mai studiato la nostra musica popolare, l'amavamo semplicemente: Elvis, Chuck Berry, Little Richard, Fats Domino, ecc. E non erano certo argomento di studio, anzi, credo che se ce li avessero fatti studiare ce li avrebbero 'rovinati'. Volevamo solo ascoltarli. Ma se mi avessero detto, anni fa, che i Beatles sarebbero finiti nei libri di storia dei miei bambini cosa avrei detto? Sarebbe stato incredibile! Vi immaginate, quando eravamo a scuola, se ci fossimo trovati in un libro di storia?". D'altro canto, McCartney sostiene che studiare i Beatles, così come fare tutte le ricerche possibili e immaginabili, non basterebbe a rendere qualcuno un buon musicista. "Non credo che semplicemente studiando la musica popolare si possa diventare un buon musicista di musica popolare", ha sostenuto l'ex Beatle, "Certo, chi studia la storia potrà insegnarla agli altri, questo ha un gran valore, ma pensate davvero di andare al college, studiare e diventare come Bob Dylan? Uno come Bob Dylan non può nascere così".
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