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Vinitaly, per l'Irpinia la parola d'ordine è qualità

Costantino Capone

Qualità, è la parola d’ordine che sta caratterizzando la presenza delle 70 aziende irpine alla 48esima edizione del Vinitaly. Per la prima volta, le etichette delle provincia di Avellino, possono contare su uno spazio autonomo, ideato e gestito dalla Camera di Commercio anche se la decisione del presidente Costantino Capone di "correre in solitaria", separandosi dalla Campania, non è andata giù a molti. L’obiettivo resta quello di promuovere al meglio le eccellenze. La “Piazza Irpinia”, fino a mercoledì 9 aprile, sarà infatti teatro di diversi appuntamenti. I vignaioli avellinesi hanno la possibilità di far conoscere i propri vini ad importanti nomi del giornalismo di settore. Dopo la verticale di tre diverse annate di Fiano di Avellino ognuna delle quali abbinate ad una proposta gastronomica preparata dallo chef Cedroni, è stata la volta del “Greco di Tufo” con tre annate. Tocca poi al “Taurasi”. Nella giornata di chiusura nello spazio Piazza Irpinia, si potrà assistere al lavoro di una “commissione di degustazione di vini a denominazione di origine protetta. 
Tanti appuntamenti dunque, tutti di alto livello – come ha spiegato Capone – a conferma della nostra volontà di fare di questa edizione di Vinitaly una tappa importante nel processo di crescita che contraddistingue il nostro lavoro e quello delle aziende.

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