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Basket Ariano, Zanetti rientra a Vicenza. Si programma il futuro

Ad Ariano si cerca di programmare il futuro. Assodato che la squadra non sarà iscritta al campionato di A2, si guarda alle possibili soluzioni, che potrebbero portare la squadra all’iscrizione al campionato di serie B, o, peggio ancora, a quello di C. Molto dipenderà dalla progettualità in cantiere e dalle protagoniste disposte a sposare i programmi di Cirillo.

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Cominciano ad arrivare le prime conferme della smobilitazione. Dopo che Rosa Cupido aveva detto sì a Ferrara, dopo la partenza di Iris Ferazzoli che ha sposato il progetto Virtus Cagliari, ecco arrivata un’altra ufficialità: quella della partenza di Eleonora Zanetti, rientrata a Vicenza. Si tratta solo di ufficializzazioni, perché di fatto della squadra dell’anno scorso non resta più nulla. Lo sciogliete le righe avrà il carattere dell’ufficialità domani sera, quando saranno definitivamente decorsi i termini per l’iscrizione al campionato di A2. Capitolo già archiviato, e che attende ora il seguito, ancora incerto, per il prosieguo dell’attività della squadra. Per ricapitolare, due sono le strade che il club arianese potrà seguire: tentare l’iscrizione in B, oppure ripartire dal basso, dalla serie C, con un gruppo di giovanissime che possano crescere di pari passo alla società nella sua nuova fase, e cercare così di riportare in alto Ariano, l’Ariano del basket. Ripartire dal settore giovanile è una progettualità valida. Ma certamente senza l’apporto di una squadra impegnata nei campionati maggiori il tutto sarebbe abbastanza anomalo, se non velleitario. La soluzione potrebbe essere quella della valorizzazione delle giocatrici che hanno fatto benissimo nel campionato under 18 passato in archivio, e metterle in condizione di partire da un campionato meno impegnativo, per rodare un progetto di squadra che potrebbe risultare vincente nell’arco di tre o quattro anni. Due però sono le incognite che pesano su questa soluzione: la disponibilità delle giovani promesse a sposare questo progetto, e l’individuazione di un coach che possa davvero essere disposto a traghettare la squadra nel corso di questi anni. Il nome, per la verità, la squadra di Cirillo, lo avrebbe già in casa, ed è quello di Valentina Calandrelli. Ma quali le proposte concrete che potrebbero far decidere all’allenatrice beneventana di sacrificare parte della propria carriera per tentare una scalata difficile e che potremmo definire basata su una progettualità home made? L’idea sarebbe ottima, ma bisogna vedere se potrà essere tramutata in realtà. Giorni caldi, dunque, quelli a venire in casa Ariano.

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