Dopo sei anni dall’ultima volta, la Sidigas Avellino torna finalmente a sorridere all’esordio di campionato: 77-73 il finale di un match che i biancoverdi hanno condotto praticamente fin dall’inizio. 20 punti per Nunnally, 13 punti per Green e Cervi. Una vittoria di squadra, nata dal sacrificio di un gruppo, che, sotto la guida di Sacripanti, è riuscito ad arrivare alla gara di esordio con la giusta preoparazione fisica ed una eccellente tenuta emotiva, quella che forse era mancata negli anni passati. L’esordio davanti al pubblico amico non era mai stato propizio per la formazione biancoverde, almeno nelle ultime stagioni. E la paura maggiore, in un ambiente che vive anche di scaramanzie, era proprio quell’esordio casalingo riservato dal calendario. Partire poi con i favori del pronostico costituiva una pressione ulteriore per la squadra, che sapeva bene di avere dalla propria parte l’intera Avellino sortiva, ma anche la grande responsabilità di sfatare il tabù della prima gara.  Si diceva della pressione esercitata anche da un pronostico favorevole. Pesaro non è stata affatto la vittima sacrificale che molti volevano fare credere che potesse essere. Squadra dal grande atletismo, giovane, dinamica, ma alla fine l’ha spuntata la squadra che ha meritato di più, che ha mostrato di essere più amalgamata e pronta d una stagione che si spera possa essere differente rispetto alle ultime. Qualche automatismo va ancora ricercato. Alla prima giornata non può certamente aversi la pretesa che funzioni tutto e subito. Ma la strada è lunga ed avere iniziato con una vittoria non può che essere un elemento positivo. Tatticamente la squadra, per ammissione dello stesso Sacripanti, è stata in campo molto bene. Primi automatismi mostrati, buona difesa e squadra attiva in fase di attacco. Elementi che hanno regalato la prima gioia ai tifosi irpini, felici di avere visto soprattutto un impegno totale da parte dei protagonisti in campo.  Un dato è certo: tra il gruppo e i tifosi si è creato un buon feeling. Raccolti i frutti della preparazione seria e cavillosa svolta da Sacripanti: la squadra ha lavorato duro nel mese precedente l’esordio in campionato e la prima vittoria è un giusto premio al lavoro svolto. Da qui in avanti la Sidigas dovrebbe entrare nell’ordine di idee che il fattore campo è importante, e che il primo squillo non può che essere un bene per tracciare un solco che vada a rendere il pala Del mauro un campo difficilmente espugnabile.