Non è un periodo facile per la Scandone Sidigas Avellino. Anzi, al contrario, sembra che la squadra sia ripiombata in un periodo buoi, difficile, come quello che aveva caratterizzato la partenza del campionato, nel quale la squadra stentava a prendere piede. Un nuovo ko, stavolta interno, contro Sassari, rende i piani di Vitucci maledettamente più complicati. La classifica non sorride più. L’Avellino ritorna a scivolare ai margini della zona play off. E quel che è peggio non sembra avere grandi prospettive per l’immediato futuro, se non si registrerà una immediata inversione di tendenza. Di certo non può dirsi che la Scandone non abbia offerto una buona prestazione difensiva ma, ancora una volta, per la terza volta consecutiva, il bilancio del match in fase offensiva fa segnare un bilancio negativo. Se si esclude la buona reazione che ha avuto il gruppo quando si è trovato sotto di 11 punti, per il resto si è assistito ad una gara nella quale gli uomini di Vitucci hanno giocato sempre senza convinzione e riferimento. Per Cremona si punta molto su una prestazione di livello di Foster, che anche nell’ultima apparizione in campionato è stato ancora sotto le aspettative. ovviamente mettere due giocatori fuori squadra, sostituiti da uno che produce 0 punti per quattro partite in fila fa diventare le cose molto complicate. Parola anche di coach Vitucci, che evidentemente sta perdendo la pazienza, un po’ come pure i tanti tifosi che stanno vedendo svanire un lavoro importante svolto dopo la difficile partenza della squadra. Che appare ormai spesso disunita in momenti fondamentali e che deve pertanto lavorare sodo se non vuole registrare il crollo che potrebbe essere definitivo a Cremona. Certo non manca la volontà e la determinazione per provare a vincere, ma è evidente che in questo periodo la squadra biancoverde fa fatica, non ha giocatori in grado di battere in 1 contro 1 il diretto avversario. Guai, comunque, a rassegnarsi ora. Ci sono otto partite da giocare e il gruppo deve giocarsela fino in fondo e provarci fino alla fine. Ora è importante, anzi fondamentale, metabolizzare il colpo per andare a Cremona e provare a ricominciare.
Commenta l'articolo