La Sidigas Scandone Avellino sembra destinata ad uscire presto dal torpore che l’ha vista sprofondare in uno stato di standby dalla fine della stagione regolare. Da allora nessuna notizia si è avuta se non quella dell’addio di Vitucci. Un addio che, diciamola tutta, non ha certamente fatto strappare i capelli a nessuno. La gestione tecnica dell’ultimo biennio è stata fallimentare ed il dato è sotto gli occhi di tutti. La squadra che era stata immaginata come protagonista nei playoff è stata letteralmente spazzata via dal novero delle grandi. Errori su errori sono stati commessi, dall’allestimento della squadra alla modalità con la quale si è scelto di fare giocare la stesa. Probabilmente gli errori vanno ricercati addirittura più a monte, ma ovviamente andare troppo a ritroso rischierebbe di far mettere in discussione l’intera dirigenza biancoverde. E questo non serve praticamente a nulla. Ora però bisogna rimboccarsi le maniche e rimettersi in corsa seriamente, se non si vuole rischiare di vanificare anni di ottima gestione e soprattutto se non si vuole rischiare di perdere l’interesse dei tanti tifosi che anche per quest’anno sognano di ritornare tra i protagonisti. La dirigenza potrebbe decidere di ripartire affidandosi a Bucchi, che attualmente è legato da contratto a Brindisi, con cui ha conquistato i Playoff, dopo avere riportato il club pugliese in massima serie. Bucchi sembra però un obiettivo difficile da raggiungere poiché resta vivo l’interesse a proseguire il rapporto con l’allenatore da parte del Brindisi. In settimana potrebbero esserci novità, ma nel frattempo la società irpina si concentra su altri nomi che potrebbero fare al caso del rilancio del club. Tra una decina di giorni la Scandone dovrebbe essere riunita in consiglio di amministrazione e non è da escludere che Giannandrea de Cesare voglia per quell’occasione definire qualcosa di importante, giungere con qualche punto fermo e gettare seriamente le basi per la Scandone che verrà.