Tonfo interno della Sidigas Scandone Avellino, che nel posticipo del lunedì sera si è arresa all’evidente superiorità di Milano. I biancoverdi contro l’Olimpia hanno lasciato alla squadra meneghina la posta in palio, subendo un passivo pesante con un distacco di ben 23 punti. una crescita progressiva e sistematica della squadra di Milano, che ha punto su punto demolito le speranze della formazione avellinese. Il roster meneghino, dopo la falsa partenza con la sconfitta di inizio stagione, ha ripreso la sua marcia regolare, confermandosi una squadra di primissimo livello . Ancora una volta Avellino, come accaduto anche in occasione dell’ultima gara di campionato, non è completamente riuscito ad evitare pause durante i quaranta minuti. Probabilmente la squadra di Sacripanti ha incontrato Milano nel momento meno propizio. La squadra meneghina nelle ultime due uscite ha mostrato un certo equilibrio e sembra essere più solida rispetto al passato, ha aggiunto al roster giocatori con durezza mentale e fisica maggiore. Il risultato è una squadra che ancora una volta si dimostra di grande spessore. La sconfitta rappresenta il primo ko in casa per l’Avellino, il secondo consecutivo in campionato. nessuna allarme, ovviamente, per ciò che riguarda la sconfitta, che contro Milano  non può essere considerata un vero e proprio campanello di allarme. Ciò che preoccupa è l’incapacità di contenere il passivo e magari tentare di restare in gara fino all’ultimo mostrato dalla squadra sia in occasione della trasferta a Reggio Emilia, che ieri contro Milano. Il punteggio finale di 60 ad 83 è il frutto della gestione non positiva degli ultimi due quarti di gara. La prima frazione era stata tutto sommato equilibrata, essendosi chiusa sul punteggio di 14 a 20. alla pausa lunga le squadre arrivavano sulla situazione di 31 a 39. Otto punti difficili da recuperare, ma tutto sommato con una gara ancora tutta da vivere e da giocare. Dal terzo quarto, invece, la luce si spegneva per l’Avellino che totalizzava un parziale di 17  punti contro i 25 di Milano. Era dal 48 a 64 del terzo quarto che i meneghini prendevano il volo, fino al 60 ad 83 finale. Brutto ko, per Avellino, non c’è che dire. E il calendario non aiuta: prossimo turno in casa di Pistoia, che fino ad oggi ha inanellato un fantastico tre su tre e viaggia a punteggio pieno, dopo avere piegato Brindisi, Pesaro e Trento. Per i biancoverdi si preannuncia una settimana di duro lavoro.