Dodicesimo posto nella Coppa Disciplina, alle spalle dell’Eclanese, che si piazza undicesima. La notizia diffusa ieri dalla Federazione Campana, regala l’ennesima soddisfazione a due club che anche sotto il profilo della fair play, dunque, escono a testa alta dallo scorso campionato. La graduatoria della Coppa Disciplina, che quest’anno è andata al Sant’Agnello, è stilata non in base al girone di appartenenza, ma sulla scorta di entrambi i gironi della regione Campania. E’ un riconoscimento che viene assegnato alle società sulla base del comportamento generale sia dei calciatori in campo, che della tifoseria, come pure del club sulla base di parametri di valutazione stabiliti dalla Federazione di appartenenza. Avere posizionato due squadre irpine nelle sedici che costituiscono la graduatoria ufficiale è motivo di grande soddisfazione. Poche ammonizioni ed espulsioni, poche infrazioni dei regolamenti da parte delle società, buona ospitalità. Elementi che hanno consentito di piazzare le uniche due avellinesi in corsa nel massimo torneo regionale nella classifica dei buoni della categoria. Nove le squadre del girone B a far parte della classifica, mentre sono sette i club provenienti dal girone A, storicamente più ostico e turbolento, ma in via generale c’è un certo equilibrio delle squadre a rappresentare la correttezza in campo e fuori. Partendo da quest’altro motivo di soddisfazione, si continua a pensare al futuro nei due club irpini. Mentre però l’Eclanese sembra avere le idee chiare sul proprio futuro, avendo già confermato la guida tecnica, sulla scia della continuità rispetto alla passata stagione, ad Ariano continua a tenere banco ancora la vicenda legata agli scenari societari che dovrebbero prendere una piega precisa tra qualche giorno. Bocche cucite in merito alla indiscrezione secondo cui il presidente possa eventualmente lasciare l’avventura per seguire altri progetti. La Vis Ariano resta in attesa, prima di venire allo scoperto. Solo dopo aver fatto chiarezza su questo aspetto si potrà eventualmente cominciare a parlare del nuovo allenatore.