La voglia di ritornare subito a guardare e godere calcio di Eccellenza sembra essere destinata a rimanere un pio desiderio ad Ariano Irpino. Da alcune indiscrezioni, sembra che non ci siano possibilità di ripescaggio per la Vis Ariano. Due le ragioni per cui sembra che non ci sia la possibilità di disputare il massimo torneo regionale per la compagine allenata da Gerardo Del Vecchio. Il primo,. E molto importante è che probabilmente non verrà neanche presentata domanda in tal senso. Accedere alla procedura di ripescaggio non è cosa da poco. Esistono degli esborsi e dei costi da sostenere, e soprattutto avere delle tempistiche strettissime che prevedono anche l’organizzazione ottimale della squadra e della società. Per meglio spiegarci, prima di accedere al procedimento di ripescaggio bisogna sapere bene cosa si vuol fare nella stagione successiva. Presentarsi al ripescaggio senza un obiettivo concreto, e soprattutto senza avere pianificato la stagione nel miglior modo possibile, potrebbe essere dannoso. La programmazione, come dimostrato da squadre che hanno centrato i rispettivi obiettivi, è divenuto un elemento fondamentale anche nei campionati dilettantistici. La retrocessione della Vis Ariano è stata frutto anche, probabilmente , di idee poco chiare sul da farsi della seconda stagione consecutiva in Eccellenza. Ed allora, prima di fare un nuovo passo in tal seno, bisognerebbe programmare accuratamente, in modo da non trovarsi, poi, spiazzati al momento della disputa del campionato. Programmazione, dunque, ma non solo sportiva. Quella economica è fondamentale, ed alla Vis Ariano sono state sottratte forze vitali, prima con l’abbandono di vecchi soci, poi con l’assottigliarsi di contributi e apporto del pubblico, per attirare il quale, la società ha deciso di ricorrere alla sottoscrizione libera, all’offerta, senza biglietto a costo fisso. Anche qui il discorso è chiaro: senza grossi capitali non si andrebbe lontano, e sembra che in virtù di tutte queste considerazioni la società del Tricolle possa alla fine decidere di non avventurarsi affatto nel discorso ripescaggio. Ma attenzione, perché oltre a tutte queste cose appena dette, vi è anche il fattor ostativo del ripescaggio già ottenuto nell’ultimo triennio. A meno di rivoluzioni importanti e difficili da realizzarsi, sarebbe questo lo scoglio più grande da superare per la Vis Ariano.
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