Nessuno ha il coraggio di dire che la Vis Ariano ha chiuso il girone di andata con un bilancio negativo. Ed è giusto così. Perché ritenere negativo un girone di andata a quota 14 per una neopromossa che avuto problemi enormi come a squadra del Trciolle significa non guardare la realtà delle cose. La Vis Ariano ha conosciuto la sua sorte in pieno svolgimento delle operazioni di mercato, l’estate scorsa, quando fu ripescata pochi giorni prima della compilazione dei gironi dei campionati di Eccellenza e Promozione. La società arianese aveva già attrezzato una squadra per cercare l’assalto alla vetta nel campionato di Promozione. A quel punto, con l’accesso in Eccellenza, fu necessario fare di necessità virtù, ed il club arianese non si tirò certo indietro, di fronte alla necessità di rafforzare la squadra. Solo che, complice la fretta di allestire un gruppo all’altezza e forse anche un pizzico di inesperienza nella categoria, la rosa costruita in estate si era rivelata pian piano inadeguata agli obiettivi., problemi soprattutto di spogliatoio per la compagine del Tricolle, che si era così pian piano completamente trasformata. La squadra di Del Vecchio faceva a meno di diversi calciatori che erano stati acquistati anche nella speranza di un apporto in termini di esperienza. Ma non era stato così. L’epurazione comportava una serie di partenze, cui si aggiungevano le altre due, ben più dolorose, di Armando Grasso e Salvatore Violante, entrambi partiti per atri lidi, sospinti da esigenze di studio e di lavoro. Ne risultava una squadra fortemente ridimensionata nell’organico, che veniva poi nuovamente rafforzato alla riapertura del mercato. Siamo praticamente ai giorni nostri, e all’arrivo di un elemento per reparto. Il portiere Errichiello, con esperienza e capacità, va ad integrare il parco degli estremi difensori. In difesa è già integrato in squadra l’esterno sinistro Terracciano. In mediana è il nome di Viscido a farla da protagonista, mentre in attacco è arrivato De Biase. La mini rivoluzione potrebbe anche non essere finita qui. Non bisogna dimenticare infatti che un nome interessantissimo, quello di Cerchia, è trapelato nei giorni scorsi da alcune indiscrezioni. Nessuna conferma da parte della squadra e della società, che al riguardo mantengono uno stretto riserbo, ma sembra che i contatti, almeno quelli, ci siano stati, e che la situazione è in evoluzione, seppure lenta. Chissà che sotto l’albero di Natale Del Vecchio ed i tifosi non trovino un nuovo rinforzo. A quel punto i quattordici punti in classifica, già un discreto bottino, viste le vicissitudini appena raccontate, possano trasformarsi nella quota salvezza  che tutti attendono con grande ansia.