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Emozioni al Partenio: Lupi pareggiano contro il Benevento. Ma sembra una vittoria

Un pareggio che sa di impresa per l’Avellino, che al 92’, grazie ad un gol di Zigoni, acciuffa il Benevento, che solo cinque minuti prima aveva avuto per ben due volte l’occasione di mettere a segno la rete del ko. Un punto diviso, dunque, ma che serve poco ad entrambe le squadre all’esito di un match che ha regalato emozioni e spettacolo.

Che l’estremo difensore dell’Avellino Fumagalli sia stato il migliore dei suoi a dice lunga sull’andamento della partita. L’Avellino ha sofferto, ha dovuto inseguire per tutta la gara, ha rischiato più volte di capitolare, ma alla fine la voglia, la superiorità numerica dell’ultimo quarto d’ora di gara, la rabbia e l’incapacità del Benevento di chiudere il match hanno dato ai tanti tifosi accorsi al Partenio Lombardi per il derby la gioia di un pareggio che ha tutto il sapore dell’impresa. Il Benevento mostra i muscoli all’Avellino. I sanniti sono più squadra dei bianco verdi e lo dimostrano subito nelle proprie trame di gioco, nella costruzione delle azioni, nelle ordinate ripartenze che spesso tagliano in due la difesa avversaria. L’Avellino appare invece timoroso e confusionario, anche se proprio nel momento in cui la squadra di Bucaro sembra riuscire a tirare le fila di una trama di gioco smarrita in partenza, arriva la doccia fredda della rete del vantaggio ospite. Tiro a volo all’esito dell’ennesima buona ripartenza giallorossa, e rete realizzata da Cia. La gara da questo punto vive su una costante: i bianco verdi che tentato di riorganizzarsi e che in qualche occasione mettono anche i brividi alla retroguardia beneventana. I sanniti che invece cercano di controllare il risultato. Ne viene fuori un finale di primo tempo che non regala occasioni memorabili, tanto che i tifosi accompagnano le squadre negli spogliatoi con sonore bordate di fischi. Nella ripresa la musica non cambia. L’Avellino si sforza di costruire, ma è il Benevento ad essere pericoloso. A metà della ripresa dopo le prime schermaglie di marca biancoverde, è proprio il Benevento a sfiorare il raddoppio, ma la conclusione di Pintori si stampa sui legni della porta avellinese. E proprio Pintori dovrà fare il mea culpa, perché ancora una volta è sui suoi piedi che capita, a due minuti dalla fine, l’occasione per chiudere il match. A tu per tu con l’estremo difensore dell’Avellino il calciatore del Benevento si vede respingere la conclusione in angolo. E proprio sulla cattiva gestione di una battuta dalla bandierina da parte del Benevento, si innesca l’ultima disperata azione dell’Avellino. La ripartenza consente a Millesi di battere un calcio di punizione che spiove delicato in area, dove Zigoni mette di testa alle spalle dell’estremo difensore sannita. Il partenio Lombardi esplode di gioia. Non c’è quasi più tempo di mettere la palla a centro che arriva il triplice fischio finale. Tra Avellino e Benevento, proprio come all’andata, finisce con un pari acciuffato in extremis. Un patri che non serve a nessuno, ma che avita ai Lupi di uscire tra i fischi.

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