Una prestazione di livello contro una squadra per la quale non c’è certo bisogno di spendere parole al fine di indicarne il valore tecnico. La classifica parla da sé,. L’Empoli era forse la squadra più difficile da incontrare in un momento di oggettiva difficoltà da parte dell’Avellino. Una squadra ancora alla ricerca del primo successo del 2014, che in trasferta non vinceva addirittura da quattro mesi. Una compagine, quella biancoverde, che aveva mostrato il fianco soprattutto nei minuti finali delle partite. E ieri sicuramente tutti sono rimasti con il fiato sospeso quando il quarto uomo ha mostrato la lavagna indicante il tempo di recupero addirittura in cinque minuti. Tanti, tantissimi, ed infatti l’urlo liberatorio dei calciatori al triplice fischio finale è stato indicativo non solo della gioia per un successo in uno scontro diretto, ma anche della liberazione da un incubo che ormai durava da tanto, troppo tempo. L’Avellino è stato finalmente cinico al punto giusto. Capace di colpire grazie ad un difensore, tra i migliori, Izzo, che conferma la sua grande qualità di calciatore. In tutta la gara la sensazione è stata di vedere all’opera due squadre in grado di costruire ma di sbagliare anche tanto. La consueta spigliatezza della manovra empolese è stata vanificata dall’ottima disposizione in campo della squadra biancoverde, ma, di più, dalla grande forza impressa alla partita dagli uomini di Rastelli. Il tecnico deve avere studiato nei minimi dettagli la disposizione solita della squadra toscana, visto che ha deciso anche di variare tatticamente il proprio assetto, mettendosi nella condizione di cambiare un po’ l’approccio solito alle gare e così, di fatto, neutralizzando l’avversario. Ora però è tempo di cercare l’equilibrio, anche, se soprattutto, fuori dal campo. Perché l’Avellino ha fatto il suo bel balzo in avanti, a testimonianza che i punti sono davvero pochi tra una posizione e l’altra. Ma ora occorre verificare ciò che faranno le altre squadre, per evitare, nel caso in cui altre formazioni sopravanzino nuovamente i biancoverdi, di rimettersi a fare storie sulla perdita di qualche posto in graduatoria. I conti si fanno alla fine, continuano a dire i grandi allenatori. Ed allora ci si goda questa grande vittoria, dando il tempo a Rastelli di finire il suo compito. L’Avellino c’è, ed è ora a ridosso di una delle corazzate del torneo.
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