Dopo il pari contro il Pescara, che ha lasciato un grande amaro in bocca per essere maturato proprio allo scadere di una gara impossibile, su un campo che definire tale è un azzardo, tanto era reso pesante dalla pioggia, l’Avellino si rimbocca le maniche e cerca di ripartire con la convinzione di potere ancora rialzare la testa. Il successo nel 2014 resta tabù. La squadra biancoverde continua a non riuscire a vincere. E questo fatto sta certamente creando non poche tensioni psicologiche3 all’interno di un gruppo che ora non deve commettere però l’errore di sfiduciarsi. Certamente il calendario in questa fase non aiuta. Si giocherà venerdì sera, ad Empoli, altro scontro diretto, altra gara difficilissima, che l’Avellino però deve preparare nel migliore dei modi e con la concentrazione giusta per poter evitare brutte sorprese. In tale ottica Rastelli ha fatto anticipare il ritorno della squadra agli allenamenti. Allenamento ieri mattina a San Michele di Serino. La squadra è stata divisa in due parti. Chi era stato impiegato contro il Pescara ha svolto una seduta atletica, gli altri hanno svolto il test in programma contro la Primavera. Assenti Zappacosta, Galabinov e Decarli. Ieri mattina intanto, presso il centro tecnico di Coverciano, sono state assegnate la “Panchina d’oro” e la “Panchina d’argento” agli allenatori votati dagli stessi tecnici quali migliori della passata stagione, nelle rispettive serie. Il tecnico del Trapani, Roberto Boscaglia, ha vinto la “Panchina d’oro” della Lega Pro, mentre Massimo Rastelli è giunto secondo. Questo il commento dell’allenatore dell’Avellino: “Speravo di ottenere la “Panchina d’oro” perché la scorsa stagione abbiamo vinto un campionato difficilissimo, in un girone particolarmente competitivo, conquistando poi pure la Supercoppa in finale contro il Trapani di Boscaglia, al quale vanno i miei complimenti – ha detto Massimo Rastelli - . Mi ha fatto molto piacere riceverli dallo stesso Boscaglia il quale ha voluto condividere il premio con me dicendo che l’avrei meritato io. Sono comunque fiero di questa esperienza e di un riconoscimento così prezioso, al di là del primo o del secondo posto, e voglio condividerlo con la società, con i miei giocatori, con lo staff tecnico e con tutti quanti hanno lavorato al mio fianco e continuano a farlo”. Ma ora è tempo di pensare alla partita contro l’Empoli. Non sarà facile la trasferta di venerdì sera. Bisognerà stare attenti ai dettagli per cercare di mettersi in condizione di reggere l’urto, per evitare di aprire fratture troppo evidenti tra l’alta classifica e la propria posizione in graduatoria.