Inutile girare attorno alla vicenda. Per l’Ariano domenica prossima non ci sono risultati alternativi alla vittoria. Dopo aver perso malamente contro l’ultima in classifica la squadra di Del Vecchio deve assolutamente trovare un successo che, mancando, determinerebbe l’ufficiale ingresso della compagine del Tricolle tra le ultime del girone. Il salto dalla gloria alla polvere è stato traumatico, la partenza positiva della compagine del Tricolle sembra essere solo un lontano ricordo. Ad oggi osserviamo una squadra in piena crisi di identità ed in piena corsa per la rifondazione, dopo neppure dieci giornate. Segno evidente che è obbligatorio porsi alcune domande. Il gruppo ha subito tre epurazioni. Dopo l’allontanamento di Di Tuccio, è toccato a Cardinale fare le valigie. Con i due via anche l’estremo difensore Di Masi. Più sofferto e doloro l’addio di Felice Grasso, che ha scelto lo studio ed ha salutato tutti, lasciando un importante eredità sul groppone di chi dovrà sostituirlo nel ruolo di esterno sinistro. Si assottiglia così il gruppo degli arianesi presenti in squadra, anche se la partenza di tre calciatori che appartenevano al territorio partenopeo lascia intendere che si vorrà comunque puntare sul prodotto locale. Anche se poi è già arrivato Terracciano, che dovrebbe essere l’erede di Grasso sull’esterno sinistro. Ovviamente è solo un innesto dettato dall’immediata esigenza di porre un tampone ad una partenza importante. Ma a questo punto appare ovvio che il mercato della Vis Ariano resterà aperto fino a quando non si saranno individuati almeno altri tre elementi. Oltre all’esterno sinistro dovranno per forza di cose arrivare un portiere, un mediano ed un attaccante. O quantomeno almeno un giocatore per ciascuno di questi ruoli. Perché non è detto che il discorso delle epurazioni e degli addii si fermi qui. La società sembra intenzionata a fare un repulisti profondo all’interno di uno spogliatoio che ha bisogno di ritrovare serenità e coesione. E che ha bisogno di ritornare a trasmettere entusiasmo ad una tifoseria che è apparsa già piuttosto scettica negli anni passati nei confronti del progetto Vis Ariano, e che adesso soltanto sta imparando a seguire con passione la squadra. Continuare sui questa strada potrebbe essere deleterio sotto tutti gli aspetti. La svolta è non solo importante, ma necessaria. Attendere non è più possibile. Dopo tre sconfitte di fila occorre solo vincere.