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Lpa-Costamasnaga: cronaca di un trionfo. Le immagini della partita

Festa grande per la LPA Ariano che a Costamasnaga ha conquistato la serie A2. Gara stravinta dalla compagine di Cozzolino, che ha messo in ginocchio le avversarie, che proprio alla vigilia avevano cercato di fare la voce grossa. Squadra straordinaria, festeggiata al ritorno sul Trciolle, ma accompagnata anche nella trasferta lombarda da tantissimi tifosi che sono giunti ad ammirare le leonesse anche dal nord Italia.

Avevano anche cercato di caricare la vigilia della tensione per poter mettere alle corde la squadra arianese. Avevano forse pensato che il vero volto della compagine del tricolle fosse quello un po’ tirato dal nervosismo della gara di andata. Astori, il tecnico del Costamasnaga, aveva anche creduto bene di affermare a stampa e televisioni che otto punti da rimontare non costituissero poi una grande impresa. E poi avevano anche creduto che alle ragazze di Cozzolino potessero tremare le gambe di fronte ad un appuntamento con la storia che tutti avevano vissuto in prima persona, sulla propria pelle, con il proprio cuore, con le proprie gambe ed i chilometri di una trasferta che doveva finire in trionfo, proprio come è accaduto. Ariano ha sbriciolato le avversarie. Una storia splendida per come è stata scritta. Una storia che non è stata come le lombarde la avevano immaginata, almeno per la gara di ritorno, che ha visto la compagine del Tricolle subito padrona del campo e piena di una ferocia agonistica testimoniata anche dall’elevato numero di falli che ha in qualche frangente fatto temere il peggio al pubblico e a Cozzolino. Ed invece la squadra era lì solo per macinare punti e far capire sul campo chi fosse la formazione più forte. Costamasnaga ha peccato di presunzione. La favola bella della squadra più giovane delle finali play off si è infranta contro il muro di umiltà di gente, come Ferazzoli, come Grasso, come Maggi, che di palestre nella propria carriera ne ha conosciute eccome. E che con umiltà, appunto, si è abbassata al livello delle avversarie, per affrontarle faccia a faccia, slavo poi mettere la freccia in modo deciso e dire a voce alta: qui comandiamo noi. E non ce n’è stato per nessuno. Il 15 a 19 del primo quarto aveva messo subito in chiaro una cosa: Costamasnaga avrebbe dovuto inseguire Ferazzoli e compagne. Chi aspettava di vedere lo spettacolo al contrario, con Ariano in ritardo rispetto alle padrone di casa, rimaneva immediatamente deluso. Il distacco di quattro lunghezze veniva mantenuto anche alla pausa lunga, quando si andava al riposo sul 28 a 32. L’acuto decisivo arrivava però nella terza frazione. Cozzolino registrava le geometrie della squadra e solo a qual punto si riusciva a  mettere a distanza di sicurezza le lombarde che erano costrette a comprendere cosa significa avere il fiato corto a causa della troppa forza, della classe superiore delle avversarie. Un aspetto che tra la gara di andata e i primi due quarti di quella di ritorno, non era ancora emerso. Ed allora via con il valzer dei punti: dopo il 37 a 50 del penultimo segmento di gioco si volava verso la parte conclusiva del match con le lecchesi praticamente in ginocchio, quasi ad implorare le avversarie a che non inveissero troppo. Ma un devastante parziale di venti a sei inchiodava il risultato finale sul 70 a 43, decisamente la giusta misura per decretare la netta superiorità delle arianesi. Grande festa anche grazie al pubblico che ha seguito da ogni parte le leonesse. Tifosi sono giunti da Genova, Milano, Torino, oltre che naturalmente da Ariano, con gli irriducibili che hanno fatto da staffetta anche per chi quella partita non aveva potuto seguirla. Tam tam aperto su facebook, con gli aggiornamenti in tempo reale postati da Canale 58.com, in filo diretto con uno dei tifosi più fedeli alla squadra, Valerio Iacobacci. Festa finale e ritorno ad Ariano con il sindaco e la cittadinanza ad accogliere la squadra. Ma questa è storia di ieri e che sta fuori dal parquet. Quel parquet che si colora di impresa, e che finalmente potrà vantare una A per la squadra di basket che ha scritto la storia.

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