Dovrebbe essere questa la settimana della verità, quella in cui si dovrebbe capire che fine farà il progetto Vis Ariano. La settimana nella quale sarà chiaro se la diaspora dei calciatori si fermerà o meno. La settimana che consegnerà nuova credibilità al club del Tricolle, o che lo affosserà completamente. Facendo un passo indietro, ricordiamo dell’esonero arrivato ormai più di sette giorni fa, da parte del club arianese, dell’allenatore Marinaccio. La decisione dopo la sconfitta interna per mano della Bisaccese. L’effetto a catena non era forse stato previsto dai dirigenti biancoazzurri. Fatto sta che dopo la partenza del mister, si ammutinavano in cinque, che decidevano di non volere più far parte del progetto Ariano, così come era stato inizialmente previsto. Sabato pomeriggio la squadra è stata affidata a Massimiliano Della Paolera, vice di marinaccio che è rimasto in sella e che ha guidato la squadra in maniera egregia, visto l’ambiente non certamente sereno, alla conquista di un prezioso pari per uno a uno sul campo del Carotenuto. Un punto conquistato in uno scontro diretto per la salvezza rappresenta ovviamente la dimostrazione che, anche senza gli elementi che hanno deciso di salutare, la squadra potrebbe puntare a salvarsi. Ma adesso, come si diceva, è tempo di fare chiarezza. La situazione non può essere gestita nel modo in cui lo si sta facendo, ovvero senza far comprendere se e quando il nome di Marinaccio verrà sostituito con quello di un altro tecnico, o se si intende proseguire con Della Paolera alla guida anche della prima squadra. Occorre fare chiarezza sui nomi di eventuali calciatori che arriveranno a dare man forte a quelli già in rosa. Occorre soprattutto far comprendere che cosa accadrà nel lungo periodo, se cioè la Vis Ariano ha le possibilità economiche per andare avanti, o se il progetto è a rischio. Una serie di interrogativi che devono trovare risposte in tempi brevi, per non minar la credibilità del club anche agli occhi dei suoi stessi giocatori. Che potrebbero avere a breve nuovi compagni di squadra, posto che la rosa si è pesantemente assottigliata, e che in alcuni ruoli la compagine arianese potrebbe rimanere sguarnita. Certamente a questo punto subentra anche il discorso economico che nel progetto di quest’anno non era stato assolutamente previsto in termini di rimborsi per i giocatori. Ma queste sono problematiche ulteriori che non riguardano lo sport in senso stretto. Rimanendo nel calcio giocato, la speranza è che da questa bufera in qualche modo si riesca ad uscire indenni e nel minor tempo possibile.