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Sacripanti suona la carica: serve la rimonta

La Sidigas Scandone Avellino continua a lavorare in vista del posticipo di lunedì contro Varese. Scaripanti suona la carica ed avverte: guai a pensare ad una rivoluzione, sia tattica che di uomini. Continuare a credere nella rimonta è l’imperativo categorico dell’allenatore della Sidigas.

Basket Avellino

La Sidigas Avellino è a lavoro in vista del posticipo di lunedì sera. Dopo il ko di Bologna, i biancoverdi cercheranno di riscattarsi in terra lombarda, contando anche sull'apporto di Marques Green. Nella consueta conferenza settimanale, coach Sacripanti fa il punto della situazione e parla del prossimo impegno della squadra: “Lunedì ci attende una partita molto importante. Dopo aver perso a Bologna, dove onestamente abbiamo avuto delle oggettive difficoltà nel playmaking, andiamo a Varese con l'intenzione di provare a vincere a tutti i costi la partita, partendo da un maggior equilibrio in campo per gestire meglio il ritmo, cercando di migliorare in quelli che sono i nostri difetti. Green conosce bene la pallacanestro, l’impostazione di gioco è il suo punto di forza. Non si è allenato molto ma, ha l’autonomia per poter guidare la squadra sui binari che vorrei, limitando le palle perse e sfruttando al meglio i nostri giochi. Certo, da dover tenere conto ci sono alcuni lati negativi minori, come il suo ritmo partita e il fatto di doversi inserire con la sua spiccata personalità in un gruppo che ha già una sua forma. Credo che saranno proprio l'onestà intellettuale e la sua intelligenza i fattori chiave per inserirlo nel miglior modo possibile. Ringrazio la proprietà – continua Pino Sacripanti - per essersi messa a disposizione per l’acquisto dei giocatori. Abbiamo un’infermeria piena: Blums sarà visitato per capire come risolvere i problemi che lo hanno colpito in queste ultime due settimane, Taurean Green è infortunato. A Varese questa sarà la squadra. Vedremo poi, se il mercato ci permetterà di svolgere un’operazione di arricchimento. Non credo andremo a toccare l’ossatura del roster. Abbiamo sempre giocato la nostra gara contro tutti, la struttura base sta crescendo. Le fondamenta sono solide, c’è bisogno di una guida sicura sul campo per valorizzarle. Dobbiamo aver fiducia in quello che abbiamo fatto: non siamo stati molto fortunati, ma i periodi ‘no’ passano, poi ci si riprende. Cambiare ad ogni costo non è la soluzione di tutti i mali”. Insomma per il coach biancoverde non occorrono rivoluzioni. Serve solo ritrovare un po’ di autostima e soprattutto una buona dose di quella fortuna che sinora è mancata ai lupi. Il resto dovrebbe venire da sé, anche se l’avvicinarsi della fine dell’anno ricorda che i tempi sono abbastanza stretti e che pertanto occorre fare di tutto per invertire la marcia il prima possibile.

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